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Prostituzione: la Papa Giovanni XXIII in piazza domani per la moratoria

Alle 20.30, partenza da piazza dell'Esquilino, a Roma. Sarebbero 100mila le donne schiavizzate in Italia, il 40% minorenni. L'associazione dal '90 ad oggi ne ha aiutate 6mila

di Redazione

In occasione della manifestazione che si terrà domani 22 dicembre alle ore 20,30 con partenza da piazza dell?Esquilino (Basilica Santa Maria Maggiore) per le vittime della tratta e della prostituzione schiavizzata, il servizio anti-tratta dell’associazione comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, pubblica i dati dell?intensa attività di intervento e di recupero.
Dal 1990 l?associazione si è fatta carico di questa grande sofferenza ed ingiustizia, che da allora e in maniera sempre più violenta vivono migliaia di donne e bambine: oggi sono oltre 100.000 le donne schiavizzate il 40% sono minorenni, costrette alla prostituzione in una delle forme di schiavitù più spietata e cruenta che si sia mai incontrata.

Dal 1990 ad oggi l’associazione ha aiutato più di 6.000 donne e bambine di varie nazionalità, accogliendole nelle proprie case famiglia e famiglie aperte, ed attualmente sono inserite nel programma di protezione sociale 315 ragazze straniere con queste percentuali: 66% nigeriane, 11 % rumene, 7% cinesi, 3 % russe, 2.8% ucraine, 2.5 % moldave, 2 % albanesi, 1% polacche, e poi in piccole percentuali dal Brasile, Bulgaria, Camerum, Fed. Jugoslava, Lettonia, mongolia, Senegal, e ungheria.

È un fenomeno in costante aumento che le ?unità di strada? della Papa Giovanni XXIII monitorano con 16 gruppi in 13 regioni di 28 province italiane dove settimanalmente incontrano queste nostre sorelle e figlie costrette alla prostituzione, arrivando ad incontrarne 4.000 la settimana di quasi tutte le nazionalità sopra citate.

Le regioni più colpite sono soprattutto quelle del Nord Italia, anche se dal 1990 c?è stato un cambiamento di nazionalità, infatti in quei primi anni il gruppo predominante era quello delle donne albanesi per il 60%, seguendo le nigeriane per il 40%; di quest?ultime si stima che ogni anno oltre 50.000 arrivano dalla Nigeria per l?Europa, la metà destinate negli Stati Uniti d?America, mentre le ragazze dell?Est europeo sono stimate intorno alle 500.000 all?anno.

La relazione del Dipartimento USA ?Trafficking in Persons 2005? dimostra che circa l?80% delle 600.000-800.000 persone vittime ogni anno del traffico è costituito da donne e ragazze e la relazione dell?OIL per il 2005 valuta che l’80% delle vittime della tratta sono donne e ragazze, con una percentuale oscillante tra il 40 e il 50% di minori. Il 98% delle persone vittime del traffico a scopo sessuale invece sono donne e ragazze. La stessa relazione del Dipartimento USA per il 2004 afferma che laddove la prostituzione è stata legalizzata o tollerata, si è avuto un aumento della domanda e che la legalizzazione della prostituzione apre i mercati ad imprese criminali.

Ma dai dati in nostro possesso e dalla costante relazione e collaborazione con più di 40 questure italiane, risulta che il fenomeno è ben radicato anche nelle regioni del centro sud e delle isole, soprattutto in Sardegna, dove sono in constante aumento le ragazze nigeriane e cinesi.

Domani 22 dicembre alle ore 20,30 l’associazione Papa Giovanni XXIII calcola la presenza di oltre 10 mila persone, che si uniranno “all?unico grido di speranza per le ragazze che si trovano ancora schiave lungo le nostre strade e all?interno di molti locali”. Don Oreste prima della sua scomparsa ripeteva spesso che il popolo italiano è pronto a mobilitarsi per la liberazione di queste donne, che non possono più essere abbandonate nelle mani degli schiavisti. E tra questi includeva i diversi milioni di maschi italiani che permettono questo mercato. E? necessaria una moratoria contro la schiavitù a favore della dignità della donna affinché veramente la nostra civiltà sia libera dagli orrori e dalle ingiustizie. Coloro che tanto si sono prodigati per la moratoria contro la pena di morte dovrebbero unirsi a noi per dire di no alla schiavitù.
Diceva don Benzi: ?Nessuna donna nasce prostituta ma c?è sempre qualcuno che ce la fa diventare?. Non possiamo immaginare di collocare, spostare, recintare, trasferire delle persone che non hanno mai scelto di prostituirsi. Prima cerchiamo le vie per liberare le donne schiavizzate, questo era la continua sollecitazione che don Oreste rivolgeva alle istituzioni. Coloro che credono nell?inviolabilità della persona scendano in strada con noi affinché il Natale sia veramente un segno di speranza, di salvezza, e di liberazione per i più deboli.

Per l?Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Il Vice-Responsabile Generale
Giovanni Ramonda

Per l?Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Il Servizio Antitratta
Roberto Gerali


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