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Consumers'magazine/ Le spese degli italiani

di Redazione

Nell?analisi impietosa della società italiana presentata venerdì 7 dicembre nel rapporto annuale del Censis, («poltiglia sociale», «inerzia diffusa», «progressivo adattamento al peggio» sono le definizioni più usate), emerge un dato positivo. I consumi delle famiglie aumentano, anche se di poco, parallelamente ai loro redditi reali. E, al contempo, le modalità di acquisto si diversificano. Non solo contanti, quindi: le famiglie italiane si stanno lanciando nel favoloso mondo degli acquisti online. Tra le voci di costo più gravose, per gli italiani, ci sono la casa e l?energia che rappresentano il 31% delle spese totali. Quasi due milioni e mezzo di famiglie vivono sotto la spada di Damocle della rata del mutuo ogni mese. In media, pagano 5.500 euro all?anno, il 14% del totale delle loro spese. Ma, secondo il Censis, sono le famiglie più fortunate. Per altre 622mila, il mutuo rappresenta il 27% delle uscite annuali. E i giovani single ?devolvono? alle banche oltre il 19% dei loro consumi a questo scopo. Aumenta, poi, il ricorso al credito al consumo: nel 2002 sono stati spesi 48 miliardi con questa modalità, nel 2006 oltre 85 milioni, con un incremento del 78% sul totale. Ma non siamo di fronte ad un nuovo popolo dei subprime: solo l?1,7% delle famiglie si dichiara insolvente e il 6,3% confessa difficoltà a stare al passo con le rate. Cambiano anche le modalità di fare la spesa. Tramonta il mito della grande distribuzione e si riscopre quello dei mercatini rionali. Il 58% delle famiglie italiane frequenta regolarmente le bancarelle sotto casa per le necessità quotidiane. L?alternativa è quella dei discount ai quali si rivolge, saltuariamente, oltre il 60% delle famiglie. Risultato? Un aumento del 45% nel loro fatturato annuo. www.censis.it


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