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Prostituzione: associazione fa condannare due sfruttatori

Condanna per due fratelli serbi e risarcimento all'associazione Fiori di strada per danni morali subiti

di Redazione

L?Associazione Fiori di Strada Onlus grazie all?azione dei propri volontari, è riuscita ad ottenere la condanna di due pericolosi sfruttatori che avevano ridotto in schiavitù e costretto alla prostituzione numerose ragazze. I due sfruttatori, che avevano più volte fatto oggetto di minacce gli operatori dell?Associazione, sono stati condannati a risarcire con 5mila euro i danni morali provocati agli operatori. L?Associazione, costituitasi come parte civile al processo, impiegherà i soldi per ampliare e sviluppare i progetti volti al recupero delle persone ridotte in schiavitù.

La vicenda:
Nel gennaio 2007 i volontari di Fiori di Strada Onlus vengono in contatto con alcune ragazze. Vengono dalla Romania, sono costrette a prostituirsi e manifestano la volontà di essere aiutate a uscire dalla loro condizione di sfruttamento.
Nel corso delle uscite delle unità mobili dell?Associazione, che avvengono tutte le sere della settimana, i volontari cercano di allacciare rapporti di fiducia e dialogo con tutte le ragazze presenti in strada, allo scopo di aiutarle nelle necessità più impellenti (alimenti, vestiario, sanità) e per sostenerle nel caso esprimano la volontà di fuggire dai propri sfruttatori.
Liberare delle ragazze dai propri sfruttatori non è una cosa semplice. Le ragazze vengono controllate costantemente, spesso non dispongono di un telefono cellulare, e non hanno la libertà necessaria per poter programmare una fuga: dove andrebbero senza denaro, senza documenti e senza appoggi?
Come d?abitudine per i volontari di Fiori di Strada inizia dunque un periodo di ?studio? e di approccio al problema durante il quale cercano di entrare più volte in contatto con le ragazze al fine di capire a fondo la reale entità della situazione. Gli operatori cercano di approfittare di tutti i momenti utili e, al fine di appartarsi con le ragazze, giungono anche a fingersi ?comuni? clienti.
Durante gli incontri tra gli operatori di Fiori di Strada e le ragazze gli sfruttatori capiscono che c?è qualcosa che non torna, e iniziano a minacciare gli stessi operatori. Il presidente dell?Associazione, Antonio Dercenno, sempre in prima fila durante le uscite, viene fatto oggetto di numerose minacce, e grazie ad alcune trappole architettate ad arte, si ritrova in più occasioni in situazioni di pericolo.
Nonostante le pressioni Fiori di Strada decide di proseguire. Dopo i primi contatti la situazione infatti è apparsa subito chiara nella sua gravità: le ragazze sono state fatte arrivare in Italia con la promessa di un lavoro da due sfruttatori, due fratelli serbi. Una volta giunte a destinazione, i due fratelli hanno sottratto loro soldi e documenti e le hanno costrette a prostituirsi. Nella stessa situazione ci sono diverse ragazze, ma i loro sfruttatori hanno messo in piedi un vero e proprio racket capace di gestire molte persone. Lasciarli in libertà significa condannare tante altre ragazze a subire gli stessi indicibili soprusi.
Le attività proseguono, e grazie al costante coordinamento con le forze dell?ordine i due sfruttatori vengono arrestati e le ragazze sono finalmente libere.

Il processo:
Durante il processo, la cui sentenza è stata emessa nel febbraio scorso ma della quale solo ora si conoscono i dettagli e le motivazioni, il giudice D.ssa Valentina Tecilia ha la possibilità di approfondire tutte le posizioni, e una volta accertate senza ombra di dubbio le responsabilità dei due sfruttatori condanna ciascuno di loro a più di 4 anni di carcere.
Il giudice, inoltre, condanna l?imputato autore delle minacce ai volontari di Fiori di Strada al pagamento di una provvisionale di cinquemila euro per i danni morali provocati, e per il ruolo pubblico che gli operatori stavano avendo in quel momento in quanto prestavano la propria opera di volontariato per il recupero di persone ridotte in schiavitù.
I cinquemila euro verranno interamente impiegati dall?Associazione per ampliare e sviluppare i progetti volti al recupero delle persone ridotte in schiavitù e per rendere sempre più efficace la propria lotta contro la tratta.

Info: www.fioridistrada.it


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