Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Solidarietà & Volontariato

Torino, l’odissea di un immigrato scrittore

Jean Paol Pougala ha raccontato a La Stampa le difficoltà burocratiche di vivere nel nostro Paese. Niente permesso di soggiorno per moglie e figli. "Mi preparo a fare le valigie".

di Redazione

Vuol emigrare, un’altra volta. E non perchè qui in Italia non abbia trovato il successo. in Italia si laureato, ha avviato un’azienda e scritto best sellers come “In fuga dalle tenebre” Jean Paol Pougala, 46 anni, originario del Camerun. Ma ora sta meditando la fuga, per ragioni ?burocratiche?, quelle che nel nostro Paese (nonostante abiti qui da oltre 14 anni) gli impediscono di vivere una vita normale.

“Sto valutando l’opportunità di fare fagotto e andare a vivere all’estero” racconta alle pagine di Torino Nord-Est de La Stampa. Lo scrittore-imprenditore lo scorso 20 marzo ha scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sottoponendogli la sua situazione. ?Dopo 450 giorni di attesa gli uffici della Questura hanno negato la carta di soggiorno a mia moglie, che vive qui da 14 anni e ai miei 4 figli che sono nati a Torino?, racconta Pougala. Perché? Un semplice ritardo di qualche giorno nella consegna di documenti, dovuto tra l?altro, a lungaggini burocratiche dell?Agenzia delle Entrate. Una condizione, molto comune tra gli immigrati a dir la verità, che ha impedito alla moglie di Pougala di tornare in Camerun per il funerale del padre e tuttora impedisce ai suoi figli di espatriare.

Ma ?le mie tenebre non finiscono mai? racconta citando il titolo del suo libro, ed evidentemente si tratta di tenebre burocratiche: ?la legge italiana stabilisce un limite temporale per la consegna del permesso di soggiorno e si tratta di 90 giorni. Nel mio caso ce ne sono voluti 455?. E il cambio di scenario politico, probabilmente non cambierà le cose, spiega lo scrittore perché il ?baco? è nel sistema, quello italiano: ?I governi che si sono succeduti in questi anni hanno recepito ma non adottato le normative europee?.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA