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Politica & Istituzioni

Prostituzione: la Binetti boccia l’idea del referendum anti-Merlin

Per la leader teodem del Pd il problema è da afforntare "anche sotto il profilo sociale"

di Redazione

”Il tema della prostituzione intreccia problemi talmente complessi anche sotto il profilo sociale”, che non ”si puo’ risolvere con un referendum”. Paola Binetti, leader teodem del Pd, boccia l’iniziativa di Daniela Santanchè, portavoce di ‘La Destra’, che oggi ha depositato in Cassazione un quesito referendario per l’abrogazione di alcuni articoli della legge Merlin sulle ‘case chiuse’.
”Sappiamo – dice Binetti all’ADNKRONOS – che una parte molto importante della prostituzione è esercitata da donne che sono immigrate. Anzi, a volte si trovano in condizioni di grave disagio economico e sono tenute sotto forma di schiavitù. Nella maggior parte dei casi – avverte il deputato del Pd – sono obbligate a prostituirsi. Questo tema, quindi -insiste- non si puo’ risolvere con un referendum. Non si tratta di dire ‘casa chiusa’ si’ o ‘casa chiusa’ no. Il problema va riportato nella piu’ ampia riflessione che stiamo facendo sull’immigrazione e sul reato di immigrazione clandestina”. Secondo Binetti ”il problema della prostituzione va ricondotto non solo al tema della stretta legalità, ma occorre vedere come si può declinare anche il tema della solidarietà nei confronti di queste persone, soprattutto nei confronti di quelle che appaiono come delle vere e proprie schiave della prostituzione”.


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