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Ahmadinejad: contro la fame governo dei «giusti»

Il presidente iraniano cita Khomeini e si schiera contro le «armi letali»

di Gabriella Meroni

Un «governo dei giusti» e paesi che facciano politica «senza perseguire i propri interessi» sono le soluziloni al problema della fame secondo il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad che, intervenendo alla Fao, ha proposto oggi la creazione di «un’istituzione indipendente e potente, rispettata da tutti i Paesi, per regolare in modo efficiente il mercato alimentare e gestire tutte le questioni connesse dalla produzione al consumo»

Il leader della Repubblica Islamica ha avanzato la proposta come una soluzione agli attuali problemi, suggerendo anche un’«appropriata suddivisione delle spese militari dei Paesi da utilizzare per migliorare la produzione alimentare nei Paesi poveri. La sicurezza puo’ essere stabilita senza lo sviluppo di armi letali», ha proseguito, affermando che pero’ «non si puo’ vivere senza cibo». Poco prima Ahmadinejad si era chiesto «perche’ alcuni potenti per ottenere la ricchezza e dominare il mondo calpestano tutte le frontiere dell’umanita’ e i valori morali?». Secondo il presidente iraniano, inoltre, «i meccanismi esistenti» non riescono a rivolvere le questioni aperte perche’ «ogni Paese segue le politiche basate sul proprio interesse. Le statistiche ufficiali ci dicono che c’e’ oltre un miliardo di poveri nel mondo mentre la produzione pro capite annuale di cereali supera i quattrocento chilogrammi», ha detto Ahmadinejad, per il quale, cosi’ e’ «assolutamente chiaro che lo situazione attuale e’ il risultato di errori e gestioni sbagliate», motivo per cui «e’ essenziale procedere con un cambiamento del modo di pensare, della gestione e del sistema di governo del mondo».

Ahmadinejad ha poi concluso il suo intervento ringraziando ancora una volta il direttore generale della Fao Diouf. «Prego Dio Onnipotente per l’eliminazione dei problemi dell’umanita’ e per la solidarieta’ e la fratellanza», ha detto il presidente iraniano, invocando l’«arrivo del governo dei giusti». All’inizio del suo discorso, il leader della Repubblica Islamica aveva anche ricordato Khomeini «che ha potuto portare in alto la fede, i nobili valori umani e divini della nostra epoca», colui che secondo il presidente «ci ha indicato la strada per una vita libera, morale e onesta, facendoci uscire dai legami dell’egoismo».


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