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Economia & Impresa sociale 

Da Sanofi case ai dipendenti

L’azienda farmaceutica in prima linea per far ripartire il sistema economico aquilano

di Lorenzo Alvaro

A testa alta verso il futuro. Questo lo spirito che pervade l’Abruzzo a circa cinque mesi dal terremoto del 6 aprile, che ha devastato il capoluogo e decine di comuni limitrofi. Sulla scorta di quanto dichiarato e auspicato dal Sindaco di L’Aquila Massimo Cialente nel corso dell’Assemblea di Farmindustria  che si è svolta lo scorso giugno, la ricostruzione passa anche dalla certezza del lavoro, strumento per far ripartire il sistema economico e sociale della città. In questo senso si è mossa l’azienda farmaceutica Sanofi-Aventis, che ha a Scoppito uno dei 5 siti produttivi in Italia, da subito al fianco della città in questo percorso.
All’inizio di luglio, il Gruppo farmaceutico ha annunciato l’avvio dei lavori per la costruzione di circa 120 moduli abitativi antisismici  destinati ai collaboratori del sito di Scoppito, della Forza Vendite locale e ai loro familiari. Il Complesso Residenziale Temporaneo sorge su un terreno di circa 5 ettari presso la frazione Casale del Comune di Scoppito e sarà completato entro il mese di ottobre,  mentre  i primi moduli abitativi sono già stati consegnati. Una volta terminato, il Complesso ospiterà fino a 500 persone in strutture in legno comprese, a seconda delle esigenze, tra i 42 e i 62 metri quadrati.
Sin dalle prime ore successive al terremoto, Sanofi si è attivata a tutela del proprio stabilimento a L’Aquila per garantire il ripristino della piena occupazione e favorire un ritorno quanto più celere alla normalità. Non solo. Ha confermato gli investimenti sul sito di Scoppito, già programmati prima dell’evento sismico. «Da subito ci siamo attivati per supportare i collaboratori residenti nelle zone terremotate, condividendone dolore, sgomento e voglia di reagire», afferma Daniel Lapeyre, Amministratore Delegato di Sanofi-Aventis Italia, «Il Gruppo intende salvaguardare l’alto livello professionale e il know-how specifico raggiunto dai collaboratori dello stabilimento aquilano, oggi più che mai. Ed è proprio dal lavoro e dalla certezza dell’occupazione che bisogna ripartire. È quindi con grande soddisfazione che abbiamo dato l’avvio ai lavori per la costruzione del Complesso Residenziale Temporaneo, in grado di ospitare circa 500 persone tra collaboratori e loro familiari su un terreno sicuro dal punto di vista idrogeologico e dotato di tutte le infrastrutture necessarie. Sanofi-aventis continuerà anche in futuro a fare il possibile per restituire un barlume di normalità ai propri collaboratori, in primis la garanzia di un lavoro e la disponibilità di un’abitazione, diritti primari e base del vivere sociale e privato di ognuno di noi».
Nello stabilimento di Scoppito, inoltre, hanno ripreso a pieno ritmo le normali attività: da giugno ad agosto sono state prodotte circa 1,147 miliardi di compresse e circa 35,6 milioni di confezioni, destinate ai mercati dei 5 continenti.
«In questa giornata così importante il mio pensiero va ai collaboratori del sito, che quotidianamente danno prova di orgoglio e coraggio» afferma Andrea Ruggeri, Direttore del comparto aquilano «L’intero stabilimento di Scoppito sta dando prova di grande professionalità e qualità anche in un frangente come quello che, nostro malgrado, stiamo vivendo».
A seguito dell’apertura di una gara di appalto, la realizzazione dei moduli abitativi è stata affidata alla ditta Abruzzese Legnotek, mentre i lavori di urbanizzazione sono stati curati dall’impresa MCM di Sora.
Il sito di Scoppito, che occupa una posizione strategica per il Gruppo su scala mondiale per la produzione e il confezionamento di prodotti solidi orali (compresse) e rappresenta un modello per l’industria farmaceutica internazionale, si è subito distinto per immediatezza nella reazione a seguito del terribile sisma. Sin dalle prime ore del 6 aprile, infatti, sono stati messi in atto provvedimenti specifici per aiutare i collaboratori e le loro famiglie. Due giorni dopo il sisma, nel perimetro dello stabilimento è sorta una vera e propria «cittadella», con tende climatizzate capaci di ospitare 250 persone. Circa quaranta sono invece i bambini che usufruiscono del servizio di baby-sitting allestito nella tendopoli, circa 37.000 i pasti offerti dalla mensa aziendale in circa 5 mesi, senza tralasciare i servizi di assistenza legale, di distribuzione di beni di prima necessità e di sostegno sanitario e psicologico, qualora necessario, garantito dall’infermeria del sito.



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