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Sanità & Ricerca

Roccella: «aborto da vietare alla 22esima settimana»

Il sottosegretario annuncia che il governo sta valutando come vietarlo

di Redazione

Il sottosegretario Eugenia Roccella ha risposto all’interpellanza dell’onorevole Luisa Santolini (Udc) circa la vicenda del bambino con labbro leporino sopravvissuto 24 ore a un aborto terapeutico alla 22esima settimana a Rossano Calabro.

L’interpellanza ricordava come la legge 194 prevede che in una fase così avanzata della gravidanza l’aborto è possibile solo ove ci sia un grave rischio per la madre e in ogni caso mette in dubbio come un labbro leporino sia una «malformazione rilevante», che è la ragione prevista dalla legge per l’aborto terapeutico. In più la legge impone assistenza e intervento dei sanitari nel caso in cui il feto mostri segni di vitalità.

La Roccella ha annunciato che il governo sta «valutando quale strumento utlizzare per vietare gli aborti oltre la 22esima settimana di gravidanza, come ormai conviene l’intera comunità scientifica» poiché alla 24esima settimana, termine attualmente previsto dalla 194, «il 50% dei feti ha già vita autonoma» e affinché gli aborti effettuati tra la 20esima e la 22esima settimana siano fatti solo «presso ospedali con terapia intensiva neonatale».


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