Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

Ok alle donazioni «samaritane»

Arriva il sì di Fazio dopo il parere positivo del Css. Mentre calano i trapianti in Italia: - 3,4% rispetto al 2009

di Antonio Sgobba

Via libera del Consiglio superiore di sanità (Css) alla donazione di rene «samaritana». Si potrà donare un organo ad uno sconosciuto in attesa di trapianto. Oggi il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha comunicato la decisione presa dal Css lo scorso 4 maggio. Il parere arriva un mese dopo l’ok del Comitato nazionale di bioetica sullo stesso tema.

Si potrà donare un rene così come si dona il sangue: gratuitamente, per puro spiritò di generosità, senza la necessità di un legame di parentela o affettivo tra donatore e ricevente. Dal ministero della Sanità arrivano anche una serie di raccomandazioni. Per evitare che dietro il gesto di altruismo ci sia un traffico d’organi, per tutelare la privacy e per garantire che il donatore sia sano e non trasmetta malattie a chi attende il trapianto. Sarà necessario «svolgere un’attenta valutazione psichiatrica e psicologica del donatore e del suo nucleo familiare», inoltre «per i primi dieci casi la donazione “samaritana” deve rientrare in un programma nazionale la cui gestione è affidata al Centro nazionale trapianti». La decisione arriva dopo il caso di tre persone, due in Lombardia e una in Piemonte, che avevano espresso la volontà di donare da «samaritani» un proprio rene.

Nel frattempo stamattina sono stati diffusi durante la presentazione della Giornata nazionale per la donazione e trapianto di organi e tessuti, in programma il 30 maggio, i dati sulle donazioni elaborati dal Centro nazionale trapianti (Cnt). Cala il numero di italiani che dicono no alla donazione di organi e tessuti. A fine aprile 2010 si registra una diminuzione delle opposizioni dell’8,3%. «Questi dati  pongono l’Italia al secondo posto dopo la Spagna in fatto di donazioni», sottolinea Alessandro Nanni Costa, direttore del Cnt. Nei primi mesi del 2010 c’è pero una leggera flessione, del 3,4%, nell’attività totale del numero di trapianti. «Presenterò la questione in sede di conferenza Stato Regione per capire con quali modalità possiamo riprendere il trend positivo che ha caratterizzato l’anno passato», ha affermato il ministro della Salute Ferruccio Fazio.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA