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L’appello di Soros: «Stop alle espulsioni dei Rom»

Il miliardario americano contro la linea Sarkozy

di Antonio Sgobba

«I rimpatri forzati dei rom violano il diritto francese ed europeo. Uomini, donne e bambini, solo sulla base del fattore etnico, non possono essere rimandati nel loro paese di origine senza prima aver verificato se hanno commesso un crimine». Lo scrive il miliardario e filantropo Gorge Soros, sul sito della sua fondazione.

Soros, di origini ungheresi ma naturalizzato americano chiede al governo francese di interrompere le operazioni di espulsione dei rom, appellandosi all’Unione europea. Per il finanziere la Francia fa bene a sollecitare Romania e Bulgaria, paesi di origine dei rom ad «applicare misure idonee a migliorare le condizioni di accesso al lavoro», d’altra parte «la vastità dei problemi richiede un ampio ed efficace piano d’integrazione dei rom a livello di Ue». Scrive Soros: «Gli europei non possono permettersi di perdere una nuova generazione di rom dal momento che nel 2015 un terzo delle entrate sul mercato del lavoro in un paese come l’Ungheria dipenderanno dai rom».

L’imprenditore, presidente della fondazione Open Society Foundations, ha già donato 150 milioni di dollari ad un programma per l’ integrazione e la scolarizzazione della comunità rom in Europa.

 

 


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