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“Berlusconi non apra la Conferenza”

Lo chiede un gruppo di associazioni, indirizzando una lettera aperta al presidente della Repubblica, al sottosegretario Giovanardi e al presidente del Forum Famiglie

di Benedetta Verrini

Come invitare un cacciatore alla Conferenza nazionale degli animalisti. E’ questa l’immagine evocata da un gruppo di associazioni (tra cui Arci Ragazzi, Anfaa, AiBi, Ciai, Cnca, Terre des Hommes) di livello nazionale, impegnate sul fronte dell’infanzia e della famiglia, riguardo alla presenza del premier alla conferenza nazionale sulla Famiglia che aprirà lunedì a Milano.

Molto più che “imbarazzate”, sentimento già espresso dal Forum delle Associazioni Familiari, queste associazioni scendono in campo per chiedere che il Presidente del Consiglio non apra affatto la Conferenza Nazionale della Famiglia.

Ecco il testo della lettera aperta inviata oggi al Presidente della Repubblica, al Sottosegretario Carlo Giovanardi e, per conoscenza, al presidente del Forum Famiglie Belletti.

A seguito delle recenti azioni e dichiarazioni del Presidente del Consiglio in merito alla nota vicenda che ha visto protagonista una minorenne, riteniamo assolutamente inopportuno che la Conferenza Nazionale sulla Famiglia in programma a Milano dall’ 8 al 10 novembre sia dallo stesso aperta ufficialmente.

Ci uniamo quindi al senso di imbarazzo espresso dal Forum delle famiglie e desideriamo riportare ulteriori elementi di riflessione.

Il Presidente del Consiglio ha dichiarato di aver agito nei confronti di Karima  “per aiutare una minore nel bisogno”. Crediamo che sarebbe opportuno che di minori ci si occupasse con competenza, professionalità, e soprattutto nel rispetto della legge e delle sue procedure.

Vogliamo far passare il messaggio che per aiutare i minori basta regalare soldi ed avere amici influenti?

Quanti di noi sono direttamente impegnati nella tutela del diritto del minore a crescere in una famiglia sono coinvolti in un dibattito internazionale volto a identificare gli strumenti legislativi più idonei a dare forma concreta a questo diritto.

Vogliamo veramente far credere che l’affidamento possa essere utilizzato a proprio piacimento per “cavare d’impiccio” una minorenne accusata di furto? Vogliamo delegittimarlo e ignorare il lavoro di tanti operatori sociali e famiglie coinvolte quotidianamente in questo grande strumento d’impegno e responsabilità sociale?

Fra i diritti dei minori che cerchiamo di diffondere vi è quello ad una vita da bambini. Auspichiamo che gli stili di vita delle nostre moderne società puntino a restituire innocenza e spensieratezza ai bambini, non a trasformarli precocemente in adulti (persino della peggior specie).

Preferiamo chiudere gli occhi su comportamenti a dir poco scorretti e di dubbia moralità in nome dei “tempi che cambiano”?

Portiamo avanti nel mondo progetti basati sulla pari dignità di genere, cercando di diffondere una visione della società in cui maschi e femmine abbiano le stesse possibilità di esprimersi e di crescere.

Accettiamo che nel nostro paese le donne possano essere considerate come un passatempo e una possibilità di relax dopo aver tanto lavorato?

Crediamo che una riflessione condivisa su questi temi possa trovare spazio nell’ambito stesso della Conferenza.

Milano, 5 novembre 2010

HANNO SOTTOSCRITTO LA LETTERA APERTA:

–       AiBi- Amici dei Bambini
–       AMI
–       ANFAA
–       ARCI RAGAZZI NAZIONALE
–       ARCI RAGAZZI VICENZA
–       Batya
–       CELIM
–       CIAI
–       Coordinamento Genitori democratici
–       Crescere insieme
–       In cammino per la famiglia
–       Istituto La Casa
–       CNCA, Coordinamento Nazionale delle comunità di accoglienza
–       Terre des Hommes

Hanno successivamente aderito:
– NADIA
– FONDAZIONE L’ALIANTE
– L’ALTRO DIRITTO


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