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Bisogna partire dal recupero delle funzioni del centro storico

Lo ha detto il presidente dall'associazione Bianchi Bendinelli, Giuseppe Chiarante al convegno “L’Italia non può perdere L’Aquila. Le obiezioni, le prospettive”

di Redazione

«L’Italia non può perdere L’Aquila. Le obiezioni, le prospettive» è il titolo del convegno promosso dall’associazione Bianchi Bendinelli e tuttora in corso a Roma, presso il teatro dei Dioscuri. Un incontro a più di un anno dal sisma che ha distrutto il capoluogo abruzzese per valutare e discutere i problemi connessi alla ricostruzione di l’Aquila. «Pensiamo sia necessario il recupero delle funzioni sociali del centro storico piuttosto che avallare scelte che vanno verso una espansione edilizia di bassa qualità», spiega Giuseppe Chiarante, presidente onorario dell’associazione, «Una espansione di questo tipo», continua, «avrebbe la conseguenza di indurre i cittadini delle parti più fatiscenti del centro storico a scegliere in modo definitivo i nuovi insediamenti, condannando così il centro all’abbandono o ad una speculazione edilizia. Si sarebbe trattato del trionfo della modernità senza storia e senza cultura». «’Con il convegno», sottolinea Chiarante, «vogliamo fare un passo avanti. Al richiamo dei cittadini dell’Aquila credo sia doveroso rispondere che e’ l’Italia a non voler perdere L’Aquila. La scelta pregiudiziale deve essere recuperare la sua cultura ed il suo patrimonio storico. Ecco perchè, l’interesse prioritario deve essere rivolto verso la ricostruzione del centro storico e il recupero delle sue funzioni»

 


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