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Sanità & Ricerca

Aborti selettivi, scandalo a Londra

La pratica, illegale, scoperta da giornalisti del Daily Telegraph. Si muove il governo

di Gabriella Meroni

Scoppia il caso degli aborti selettivi in Gran Bretagna, e il ministro della Salute  Andrew Lansley decide di vederci chiaro inviando ispettori nelle cliniche sotto accusa. La denuncia è arrivata da un’inchiesta giornalistica del Daily Telegraph, i cui reporter si sono finti mariti di 9 donne incinte e le hanno accompagnate in altrettante cliniche, chiedendo di abortire il figlio che aspettavano con l’unica motivazione di aver scoperto che era “del sesso sbagliato”. Abortire per questo motivo in Gran Bretagna è illegale, (così come in Italia); per una volta quindi sia il fronte pro life che il fronte pro choice sono stati compatti nel condannare questa pratica.

In tre casi i medici si sono detti disponibili a effettuare l’interruzione di gravidanza pur essendo chiaramente consapevoli che l’unico motivo della richiesta era il sessio del nascituro. Secondo il giornale, i medici hanno ammesso che erano pronti a falsificare documenti per disporre gli aborti clandestini.

Immediata la reazione del ministro della salute Lansley, che si è detto “estremamente preoccupato” delle accuse, aggiungendo che “la selezione del sesso del nascituro è illegale e moralmente sbagliata”. Il ministro invierà quindi “con urgenza” degli ispettori nelle strutture indicate dal Telegraph.


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