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Così funzionerà il Fondo di Garanzia per il sud

di Redazione

Trenta milioni di garanzie per le cooperative sociali delle sei regioni del Mezzogiorno che vantano crediti nei confronti della PA sono potenzialmente attivabili dal Fondo di garanzia, promosso dalla Fondazione con il SUD e dai Fondi mutualistici delle Centrali cooperative (Fondosviluppo – Confcooperative, Coopfond – Legacoop, General Fond – Agci). Il Fondo sarà gestito da Cooperfidi Italia nato dalla fusione di nove dei confidi regionali più grandi del movimento cooperativo. Partecipano all’iniziativa anche CGM Finance, CCFS e Cooperfactor.

Il Fondo nasce con una dotazione di 5 milioni di euro e un moltiplicatore pari a 6 (per un euro di patrimonio, potranno essere rilasciati massimo 6 euro di garanzie), il gestore del Fondo potrà rilasciare garanzie (massimo 50% del finanziamento) su operazioni di: anticipo fatture; factoring pro-solvendo; cessione di crediti pro-solvendo. Per singolo beneficiario, il valore garantito massimo è di 150mila euro, di conseguenza per un importo massimo del finanziamento di 300mila.

Le operazioni garantite potranno assumere la formula di: apertura di credito in c/c finalizzata esclusivamente all’anticipazione su fatture e titoli predefiniti; smobilizzo con relativa canalizzazione di fatture e titoli predefiniti; finanziamento rateizzato di durata compresa tra i 18 ed i 36 mesi finalizzato allo smobilizzo di fatture e titoli predefiniti.

La durata delle garanzie rilasciate dal Fondo sarà pari alla durata del finanziamento (per le operazioni a scadenza) o a 12 mesi (per le operazioni a revoca) con possibilità di rinnovo previa nuova approvazione della pratica da parte del Gestore. I crediti ceduti potranno derivare unicamente da: rimborsi fiscali, devoluzioni del 5 per mille, contratti di appalto, crediti per prestazioni contrattuali.


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