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Fict: bene Riccardi su misure alternative

Il plauso della Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche all'iniziativa del minsitro Riccardi

di Redazione

«Grande entusiasmo» usa proprio queste parole la Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche (Fict) nel salutare l’iniziativa di Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, sulla scorta dell’attività del Dipartimento Politiche Antidroga, volta a incrementare il ricorso alle misure alternative alla carcerazione delle persone tossicodipendenti.

Del resto , la Federazione, da sempre, si è fatta promotrice e sostenitrice di una simile politica nei confronti delle persone detenute con problematiche legate alla tossicodipendenza. «La quasi totalità dei Centri aderenti alla Federazione – viene ricordato in una nota – accoglie persone provenienti dal carcere attuando, laddove possibile, interventi più o meno strutturati agli interni degli Istituti penitenziari in risposta a quell’orientamento politico che riconosce la necessità di “liberare dal carcere” il tossicodipendente».

I propositi del ministro Riccardi, continua la nota della Fict «confermano quanto da noi asserito alla Conferenza nazionale sulle Droghe di Trieste, laddove invocavamo un ricorso importante alle misure alternative con la collaborazione di tutti i soggetti delle rete sociale.
Ma ancor più ci preme sottolineare il valore della volontà di incoraggiare tutti quei progetti che si realizzano già nella fase del processo per direttissima che vedono coinvolti i servizi pubblici e le comunità del privato sociale. Progetti che, oltre a ridurre sensibilmente il sovraffollamento carcerario, evitano il passaggio inframurario del tossicodipendente. I nostri Centri hanno sempre contribuito al sorgere di tali iniziative, come per esempio il Centro di Genova che ha investito forti risorse professionali affinché l’idea fatta, non solo si concepisse, ma si affermasse introducendo una cultura giudiziaria stabile di sostegno ai percorsi di cura».

Insomma secondo la Fict gli intendimenti del ministro rappresentano una risposta seria e concreta a un bisogno che concretizza, da sempre, un’emergenza a cui si rischia di reagire solo con temporanea emotività. Quindi si legge nel comunicato Fict: «Posto, dunque, che sia il sovraffollamento carcerario sia il passaggio carcerario del tossicodipendente rappresentano problemi stabili, recidivanti e di clamore intermittente, riteniamo di sostenere e incoraggiare iniziative che siano altrettanto stabili e durature, frutto di una politica illuminata e responsabile nei confronti dei cittadini: sia di quelli con problematiche tossicomaniche che di quelli che stanno loro intorno e che devono accoglierli».

E conclude: «ricordando al ministro Riccardi che la strada che intende intraprendere passa anche attraverso una valutazione della legge ex-cirielli il cui mantenimento nell’attuale formulazione, rischia di rendere difficoltoso il cammino»


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