I blogger con Agire per le emergenze

Nei mesi scorsi Agire ha contattato una serie di blogger italiani con la proposta di diventare parte del team di volontari chiamati a rispondere alle più gravi emergenze umanitarie nel mondo.

“Bloggaperagire” funziona per “call to action”. Un'emergenza alla volta, con la speranza che le crisi umanitarie siano sempre meno, i blogger sono invitati a postare articoli, tweet e condivisioni su Facebook e altri social network per sostenere le ong con un'azione capillare di diffusione di informazioni sul paese colpito dall'emergenza. L'esperimento comincia la prossima settimana, con la mobilitazione per la crisi in Siria. A ogni partecipante è stato consegnato un “kit” con dati, infografiche e banner da utilizzare sul proprio sito/blog e sono stati invitati a conoscere gli operatori che sono già sul campo attraverso appuntamenti via webinar. Un trattamento “speciale” in cambio di un impegno a diventare la voce di Agire negli angoli più frequentati della rete.

Donata Columbro, giornalista e blogger che partecipa al progetto e che collaborerà su Vita.it con lo spazio “Non Profit 3.0”, ha intervistato su Vps, Benedetta Genisio, responsabile della comunicazione web e new media di Agire. «L’idea di BloggaperAgire è nata in aprile. Pensavamo ad un modo per raggiungere più persone possibile durante un appello di risposta all’emergenza e volevamo farlo allargando la nostra squadra operativa», spiega Genisio, «Coinvolgere i blogger è stata una risposta immediata alla nostra immaginazione. Avevamo bisogno di persone che si innamorassero di Agire».
 

Come avviene il coinvolgimento dei blogger sulle emergenze? «Come saranno coinvolti i blogger durante la prima emergenza? Genisio chiarisce, «La questione è che le emergenze non sono prevedibili, per cui noi chiedevamo un’adesione senza sapere quando avremmo poi attivato effettivamente il progetto. Il coinvolgimento dipenderà dalla disponibilità di ognuno a dare visibilità alle campagne e ai nostri canali di raccolta fondi. Non vogliamo forzare nessuno, ma chiediamo a tutti di esserci al meglio secondo la propria disponibilità».

Il primo progetto, sulla crisi siriana, partirà l’11 settembre e si chiuderà il 24. «Abbiamo già in calendario interviste con i nostri operatori, con il direttore di Agire, con i responsabili delle Ong attive in Siria, Libano e Giordania» speiga la responsabile della comunicazione.