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Economia & Impresa sociale 

L’impact investment, nuova leva della cooperazione

Acra, Fondazione Fem, Altromercato e Microventures presentano oggi l'Opes Impact Fund, per sostenere le imprese sociali attive nelle aree primarie dello sviluppo.

di Sara De Carli

Lunedì 1 ottobre, a margine del Forum della cooperazione internazionale convocato a Milano dal ministro Andrea Riccardi, in un incontro ospitato dalla Borsa Italiana e da Fondazione Cariplo, verrà presentata ufficialmente Fondazione Opes, con il suo Opes Impact Fund. Si tratta di una nuova fondazione, creata una compagine mista: Acra, Fondazione Fem, Altromercato e Microventures. Opererà nello spazio dell’impact investing, con l’obiettivo di sostenere imprese sociali che lavorano nelle aree di maggiore criticità per la base della piramide, come salute, accesso all’acqua e ai servizi igienici di base, energia, educazione. Ma anche cibo e fairtrade. I primi investimenti saranno in India e nell’Africa orientale, con un ufficio in Uganda, ma non escludono di intervenire anche in Italia.
«Crediamo nella finanza virtuosa», spiega Elena Casolari (nella foto), ad di Acra e cofondatrice di Fondazione Opes. «La fondazione gestirà risorse a dono e le risorse donate verranno incanalate nelle imprese sociali individuate con i meccanismi della finanza, con dei prestiti e delle partecipazione di capitale».

Elena Casolari

 

 

 

 

 

 

 

 

Il primo target di raccolta è di 8 milioni di euro in tre anni. «Presentiamo la Fondazione a margine del Forum sulla cooperazione perché crfediamo che l’impact investment sia una modalità complementare di estremo successo nell’allocazione delle risorse per la cooperazione e lo sviluppo. Ci sono aree di intervento in cui questo modello non darebbe risposte efficaci, penso alle emergenze o ai diritti umani: l’impact investment non sostituisce la modalità più classica di cooperazione ma la complementa, facendo leva su altri meccanismi», spiega.
Questo progetto nasce da un percorso lungo due anni, che ha visto i promotori di Fondazione Opes impegnati in una fitta interlocuzione con gli imprenditori sociali di mezzo mondo. Hanno scelto di orientarsi «su quelle imprese sociale che sono in una fase non matura del loro ciclo di vita», dice Casolari, «mentre la maggior parte dei fondi che ci sono nell’impact investing oggi si stanno occupando di realtà già mature, per ridurre il rischio. Il nostro fondo invece è un capitale ad altissimo rischio. E questo è il motivo per cui abbiamo deciso di essere una fondazione non profit».
 


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