Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Economia & Impresa sociale 

Microinvestimenti, una petizione per cancellare il bollo

Più di 3.600 adesioni alla petizione per salvare l'azionariato popolare diffuso

di Redazione

Sono più di 3.600 le firme raccolte dalla petizione di Banca Etica per salvare l’azionariato popolare diffuso.
La petizione chiede al Parlamento di re-introdurre nella legge di stabilità l'esenzione dall'imposta di bollo per i micro-investimenti al di sotto dei 1.000 euro, esenzione che era in vigore fino alla legge n. 214 del 22 dicembre 2011 (sono esenti invece dal bollo gli investimenti in buoni postali fino a 5mila euro).
Tale soglia di esenzione serve a salvaguardare l'azionariato diffuso e popolare che è alla base delle più significative esperienze di democrazia economica, tra cui quella di Banca Etica. Il bollo di 34 euro imposto senza proporzione anche ai piccolissimi investimenti è invece un balzello iniquo che ostacola la partecipazione e scoraggia i piccoli risparmiatori.
«Il Governo ha finora respinto le iniziative parlamentari tese alla reintroduzione di una soglia di esenzione, una decisione che difficilmente può essere spiegata come mera scelta tecnica», spiega Ugo Biggeri, il presidente di Banca Etica: «la copertura economica per l'esenzione si potrebbe facilmente raggiungere almeno introducendo un'aliquota uguale per tutti. Chiediamo al Governo un'inversione di rotta per far sì che la mancata esenzione non si traduca in una scelta politica tesa a penalizzare i piccoli investitori.
 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA