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L’Impact investing si presenta al via

Opes si presenta in una conferenza internazionale, lunedì 28 gennaio a Milano, organizzata con Fondazione Cariplo. Obiettivo: creare il primo veicolo italiano di impact investing capace di investire in settori critici dello sviluppo

di Redazione

Soluzioni sostenibili contro la povertà è questa la sfida lanciata da Fondazione Opes, il primo veicolo italiano di impact investing che ha l’obietivo di supportare imprese sociali che rispondono alle esigenze della popolazione alla base della piramide. Nel mondo ci sono circa 4 miliardi di persone che vivono con meno di 2,5 dollari al giorno: le imprese sociali forniscono soluzioni per favorire l’accesso delle fasce più deboli ed emarginate della popolazione a beni e servizi fondamentali per il benessere e per lo sviluppo.

Fondazione Opes è una realtà nata da da quattro realtà complementari della società civile e della microfinanza (Acra, Fem S3, Altromercato e Microventures) che hanno un obiettivo ambizioso, creare il primo veicolo italiano di impact investing capace di investire in settori critici dello sviluppo: salute, accesso all'acqua e a servizi igienici di base, gestione dei rifiuti, energia, educazione e fair trade.

Per presentare la fondazione e l’Opes Impact fund è in programma una conferenza internazionale organizzata con Fondazione Cariplo al Centro Congressi della Fondazione Cariplo, il 28 gennaio (via Romagnosi, 8 a Milano dalle ore 9).
Moderata dal giornalista Gad Lerner, la conferenza "Disruptive thinkers: shaping solutions for poverty alleviation. The case of impact investing for social enterprises" vede la partecipazione dei più importanti protagonisti del social business mondiale, da Jack Sim, presidente della Word Toilet Organization, a Tone Rosingholm, di J.P. Morgan Social Finance, e Maximilian Martin, di Impact Economy.

«In un momento di crisi e di sfiducia, noi puntiamo sulla finanza virtuosa» dichiara Elena Casolari, presidente di Fondazione Opes che spiega: «La fondazione gestirà risorse a dono che saranno incanalate nelle imprese sociali con prestiti e partecipazione nel capitale. I primi investimenti di Opes saranno in Asia e in Africa orientale, con uffici in India e Uganda, ma l'intenzione è anche quella di intervenire in Italia in un prossimo futuro».
Per il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti  Si tratta di un’iniziativa altamente innovativa «che crea un ponte tra finanza virtuosa e filantropia. Fondazione Cariplo si riconosce nel ruolo di incubatore di idee e progettualità che, come in questo caso, permettono di coniugare istanze ed esigenze diverse e di mettere in connessione persone, mondi e organizzazioni che fino a poco tempo fa sembravano molto distanti»
 


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