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Fondazione Italiana Accenture lancia “ARS. Arte che realizza occupazione sociale”

Si tratta di un concorso a cui può partecipare chi vuole realizzare nuovi prodotti o servizi valorizzando il patrimonio artistico. In palio un milione di euro. Candidature sino al 25 marzo.

di Redazione

«Siamo convinti che il Terzo Settore abbia un alto potenziale per contribuire allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese, a condizione che si cerchi di fare più sistema tra i molti soggetti che lo compongono, usando maggiormente competenze gestionali qualificate e ricorrendo di più alle nuove tecnologie. Abbiamo alcuni casi di eccellenza come l’impegno di associazioni quali il FAI e il Touring Club e l’attuale iniziativa di restauro del Colosseo sponsorizzata da Diego Della Valle. Come Fondazione vorremmo che questi esempi divenissero elementi qualificanti e diffusi del modello di sviluppo italiano», dichiara Diego Visconti, che ne è Presidente di Fondazione Italiana Accenture che insieme al mensile Vita ha ideato l'iniziativa.

Per contribuire a liberare le potenzialità del Terzo Settore, la Fondazione Italiana Accenture ha creato nel 2010 la piattaforma partecipativa www.ideaTRE60.it per far sì che l’intelligenza collettiva dei talenti della rete sia messa in grado di progettare servizi innovativi e competitivi, economicamente sostenibili, scalabili e replicabili e quindi capaci di creare occupazione sociale. Specularmente www.ideaTRE60.it mette in grado le aziende di dialogare con la parte più talentuosa del web 2.0 attraverso lo strumento delle call for ideas in un ambito costruttivo e propositivo. Dopo sei concorsi all’attivo, che hanno visto la partecipazione di circa 1.200 persone e l’invio di 600 idee progettuali, è la volta oggi di “ARS. Arte che realizza occupazione sociale”, aperta fino al prossimo 25 marzo 2013.

«La Fondazione ha scelto di focalizzarsi sul patrimonio artistico nazionale – dichiara Bruno Ambrosini, Segretario Generale – perché è un asset che costituisce un vantaggio competitivo oggettivo e riconosciuto a livello internazionale. A questo si aggiunge il fatto che il nostro patrimonio appare evidentemente ad alto potenziale per la creazione di posti di lavoro attraverso lo sviluppo di servizi economicamente sostenibili. Questo settore può mettere in movimento una gran quantità di filiere, dall’industria turistica di qualità, alle produzioni artigiane, fino all’edilizia di riqualificazione, solo per citare alcuni esempi».

Senza dimenticare che la gestione del patrimonio artistico e dei servizi a esso correlati vede già una forte presenza di organizzazioni del Terzo Settore ed è quindi un ottimo terreno per aggregare terze parti, favorendo il cosiddetto ‘fare sistema’ all’interno e all’esterno di questo mondo. Il concorso è, infatti, aperto a centri di ricerca, associazioni, cooperative sociali e fondazioni che operano nel mondo dell’arte e della cultura, ma anche giovani studenti, appassionati d’arte e di cultura, startupper, e comunque tutti coloro che vogliono mettere in gioco, attraverso la Rete, talento, creatività e professionalità.

Le risorse destinate all’organizzazione no profit che realizzerà l’idea vincitrice prevedono una dotazione in contanti fino a 700.000 euro e 300.000 euro in attività pro bono messe a disposizione da Accenture per la finalizzazione dei business plan da parte dei suoi consulenti.

Possono partecipare giovani, studenti, appassionati d’arte e di cultura, startupper, centri di ricerca, associazioni, cooperative sociali e fondazioni.

«Molti e ambiziosi sono i risultati che ci aspettiamo da questo progetto innovativo -conclude Diego Visconti-.  Innanzitutto la creazione di posti di lavoro per le nuove generazioni, senza dimenticare l’obiettivo di contribuire allo sviluppo del Terzo Settore, aggregando e integrando le iniziative già esistenti e quelle che nasceranno, utilizzando e ingegnerizzando tecnologie e processi, favorendo una maggiore efficienza ed efficacia dell’intero sistema, dando così un supporto sempre maggiore al Paese».

 


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