Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

Mezzo milione di inglesi (e 2 milioni di italiani) ricevono aiuti alimentari

In Gran Bretagna un report presentato da due charity rivela che sono 500mila i cittadini assistiti dai banchi alimentari: è scandalo, il Parlamento indaga e il governo traballa. Da noi sono 1,8 milioni e sembra a tutti una cosa normale. Perché?

di Gabriella Meroni

Lo scandalo nascosto. Così molti media in Gran Bretagna commentano il recente rapporto curato da Church Action Poverty con Oxfam sulla povertà alimentare, dal quale emerge che sono mezzo milione i cittadini britannici che si rivolgono ai banchi alimentari (le food bank) per ricevere aiuti sottoforma di cibo. I nuovi dati seguono quelli diffusi a marzo dal Trussell Trust, il coordinamento dei banchi alimentari sul territorio, secondo il quale i poveri alimentari erano 350mila, un numero triplicato dal 2011 a oggi.

Ora le tre charity unite hanno deciso di mobilitarsi, e usando toni drammatici di chiedere un intervento del Parlamento inglese: "E' tempo di avviare un'inchiesta parlamentare", scrivono, "che indaghi il rapporto di causa-effetto tra la povertà alimentare e il ritardo con cui vengonon erogati i sussidi, i tagli e gli errori nel calcolo di questi ultimi, e la recente riforma del welfare". Secondo Oxfam, in particolare, l'aumento senza precedenti degli assistiti dai banchi alimentari è dovuto "al diveso sistema di sussidi, alla disoccupazione, alla sottoccupazione, alla diminuzione dei salari e al rialzo dei prezzi dei generi alimentari".

"La realtà che abbiamo fotografato è sconvolgente", rincara la dose il presidente di Oxfam, Mark Goldring. "Ci sono centinaia di migliaia di persone in questo paese che hanno bisogno di aiuti alimentari. I tagli al sistema di assistenza sociale si sono spinti troppo in là, portando insicurezza, miseria e fame su larga scala. E' inaccettabile che tutto questo stia accadendo nella settima potenza economica mondiale". Ora a essere messo sotto accusa è il governo Cameron, a cui le associazioni, appoggiate dal partito laburista, chiedono di avviare un'indagine ufficiale, e i giornali (qui un vibrante editoriale del Guardian, intitolato: "Che paese sta diventando questo?") sono pieni di articoli allarmati e commenti scandalizzati.

Fin qui la Gran Bretagna. E in Italia? Da noi, senza che appaiano gli stessi titoli sui media che stanno scuotendo il Regno Unito, la situazione è ben peggiore: sono stati infatti 1,7 milioni nel 2012 i cittadini che ricevono aiuti sottoforma di cibo grazie al sistema del Banco Alimentare, e si prevede che nel 2013 questa cifrà raggiungerà gli 1,8 milioni. In percentuale, in Gran Bretagna gli aiuti alimentari vengono assicurati circa allo 0,8% della popolazione; da noi invece al 3% degli italiani, senza che nessuno chieda l'avvio di una Commissione di indagine parlamentare. Forse perché la Commissione povertà già esiste? Ah già, ce l'eravamo dimenticato.

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA