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Economia & Impresa sociale 

Lotta al razzismo, Kia motors in campo con Aic

La casa produttrice di automobili promuove assieme all'associazione italiana calciatori dieci scuole calcio in tutta italia dedicate ai bambini tra 8 e 12 anni. L'obiettivo è diffondere i valori del fair play

di Redazione

Integrazione e rispetto: a lezione dai bambini. Questo il punto di partenza dei Kia camp, percorsi educativi per bambini da 8 a 12 anni che si tengono dal prossimo 30 novembre, per dieci fine settimana, in dieci scuole calcio lungo tutta la penisola (in allegato il programma). Organizza l'azienda produttrice di automobili Kia Motors e l'Aic, Associazione italiana calciatori. L'obiettivo? "Promuovere il Fair Play, l’integrazione e la lotta al razzismo e far apprendere a bambini e bambine, non solo con l’insegnamento ma anche attraverso il gioco del calcio, i valori che sono alla base del Fair Play, fornendo ai giovani partecipanti gli strumenti necessari a trasferire questi valori appresi alle proprie famiglie".

La formula dei Kia camp, studiata dai tecnici dell’Aic, prevede alcune fasi di gioco, seguite da lezioni più teoriche ma altrettanto stimolanti, che puntano a coinvolgere gli allievi. Basandosi sulla trasposizione dei fondamentali del calcio, appresi attraverso il gioco, nei valori universali di Fair Play, integrazione e lotta al razzismo, i bambini avranno la possibilità di assimilare questi temi in modo semplice e immediato. “L’esperienza della scorsa estate, con la prima edizione degli Aic camp, ci ha confermato quello in cui crediamo da tempo: Prima buoni cittadini per essere poi buoni sportivi", sottolinea Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione italiana calciatori. "I nostri ragazzi sono la risorsa più preziosa che abbiamo. La loro spontaneità, la loro naturale capacità di interpretare le regole e le differenze come elementi connaturati allo sport, deve insegnarci a giocare secondo le loro regole, senza pretendere di imporre le nostre, a tutti i costi. Da questa esperienza, fatta sui campi di tutta l’Italia, nasce l’idea dei Camp dell’Associazione Calciatori. L’incontro con Kia, un partner che crede nei nostri stessi valori e che è impegnato nel mondo del calcio, ha fatto sì che questo modello formativo per ragazzi possa essere  promosso ulteriormente, coniugando l’esperienza sportiva alla scoperta educativa”.

Giuseppe Bitti, amministratore delegato di Kia Motors Italia, sottolinea come lo sport e il calcio in particolare siano uno dei caratteri distintivi della propria azienda: "A livello globale Kia è legata a Uefa dal 2008,  siamo stati major sponsor di Euro2012 e lo saremo anche per l’edizione del 2016 in Francia, mentre il nostro legame con Fifa e i Mondiali è iniziato con l’edizione sudafricana e proseguirà in Brasile nel 2014. Inoltre, l’interlocutore privilegiato della nostra comunicazione è sempre stata la famiglia,  e ci è sembrato naturale pensare ad una iniziativa che potesse coinvolgere i bambini e lo sport. Partendo da questa idea, abbiamo progettato i Kia camp in collaborazione con Aic, per promuovere la pratica sportiva dei più piccoli secondo i valori fondamentali del Fair play e dell’integrazione. Pensiamo che questi valori cardine non debbano essere applicati solamente nello sport, ma in tutte le attività che affrontiamo ogni giorno; e riteniamo che i bambini, e le bambine, con la loro alta ricettività, siano i migliori interlocutori possibili per diffondere, all’interno delle famiglie, questi valori”.

“Il calcio è una vera e propria scuola di vita ", commenta l'ex giocatore e campione del mondo Paolo Rossi, Brand ambassador di Kia, "ti insegna il gioco di squadra, il rispetto per compagni e avversari, a lottare per superare i tuoi limiti. Tutti valori che possono essere applicati nella vita di tutti i giorni al di fuori del rettangolo di gioco. La possibilità, offerta dai Kia Camp, di far apprendere ai bambini i valori del Fair Play e dell’integrazione attraverso il gioco e il confronto è sicuramente un’idea vincente".

Alla fien dei Kia camp è pveisto anche un premio per un bambino che più di altri avrà assimilato tali valori: potrà assistere insieme a uno dei suoi genitori ad una delle partite della nazionale italiana ai prossimi mondiali di Brasile 2014.

 


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