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Cooperazione & Relazioni internazionali

Il calo delle adozioni continua: -9,1%

La CAI pubblica una sintesi del rapporto statistico del 2013: gli italiani hanno adottato 2.825 bambini, il 9,1% in meno dell'anno prima. Ma la flessione rallenta rispetto al -22,8% del 2012

di Sara De Carli

Il 2013 ha visto un nuovo calo delle adozioni internazionali: -9,1%. Una flessione decisamente più contenuta di quel -22,8% che era stato registrato nel corso del 2012. Il dato è contenuto nella prima sintesi del Rapporto statistico delle adozioni pubblicato dalla CAI sul proprio sito: sono i primi dati ufficiali disponibili dal gennaio dell’anno scorso, visto che la CAI quest’anno non ha reso noto il consueto report semestrale.

Nel corso del 2013 la Commissione ha rilasciato l’autorizzazione all’ingresso in Italia per 2.825 bambini, provenienti da 56 Paesi. Questi bambini sono stati adottati da 2.291 famiglie residenti in Italia (-7,2% rispetto al 2012).

Federazione Russa, Etiopia, Polonia, Brasile, Colombia, sono i 5 Paesi di origine da cui arrivano complessivamente il 56,4% dei bambini adottati da coppie italiane. La Polonia è una new entry nella top5 dei Paesi, che l’anno scorso vedevano un ordine diverso e l’Ucraina nei primi cinque. La Federazione Russa resta il primo Paese di provenienza, con 730 minori entrati in Italia nel 2013, pari al 25,8 % del totale, ma in calo (-19 bambini). In calo anche Brasile (-45 bambini), Colombia (-83) e Ucraina (-79). Crescono invece Etiopia (+60 bambini), Polonia (+57), Repubblica democratica del Congo (+21) e Vietnam (+38).

L’Etiopia, con 293 minori (10,4 %) è il secondo Paese di provenienza, seguito dalla Polonia con 202 minori (7,2%), dal Brasile con 187 (6,6%) e dalla Colombia con 179 (6,3%).


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