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Un appello e un sms per fermare la violenza contro le donne

Attivo fino al 16 marzo l'sms solidale 45599 lanciato da Amnesty International Italia che in contemporanea promuove un appello per fermare la violenza contro le donne, per prevenire i femminicidi e promuovere norme in linea con la Convezione di Istanbul

di Redazione

Un sms solidale e un appello: sono i due strumenti che Amnesty International ha messo in campo contro il femminicidio e per fermare la violenza contro le donne. Un tipo di violenza, in particolare domestica, che in Italia non viene denunciata in oltre il 90% dei casi. Mariti, compagni, fidanzati, padri sono loro a commettere queste violenze. Ogni anno cento donne vengono uccise per mano di un uomo che solo in rare circostanze è uno sconosciuto.

Per difendere le donne che, ogni giorno in Italia, subiscono violenze e rischiano la vita e allo stesso tempo per restituire loro una vita in cui il rispetto dei diritti sia garantito e protetto, in vista dell’8 marzo – Giornata internazionale della donna, Amnesty International Italia ha lanciato una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite sms solidale al 45599 che sarà attiva fino al 16 marzo. Attraverso questo sms sarà possibile donare 1 euro da tutti i cellulari, mentre si potranno donare 2 euro per ciascuna chiamata fatta sempre al 45599 da rete fissa TeleTu e TWT e 2/5 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb

Alla campagna (sul sito sms.amnesti.it) hanno aderito: Alessandro Gassmann, Cesara Buonamici, Andrea Sartoretti, Antonella Elia, Claudia Gerini, Giulia Bevilacqua, Maria Grazia Capulli, Ottavia Piccolo, Sabrina Impacciatore, Valentina Lodovini, Yvonne Sciò, Dacia Maraini, Carmen Consoli, Max Gazzè e Afterhours.

Sollecitare le istituzioni a promuovere una legge specifica sulla parità di genere, il finanziamento e l'aumento dei centri d’accoglienza per le vittime di violenza e un adeguato coordinamento tra la magistratura, la polizia e gli operatori sociosanitari sono questi alcuni degli obiettivi che Amnesty International Italia si è posta. L’organizzazione per i diritti umani realizzerà inoltre attività che favoriscano una maggiore sensibilizzazione della società civile, delle istituzioni scolastiche e degli organi di informazione per una rappresentazione non stereotipata e non discriminatoria delle donne.

Dopo la ratifica parlamentare, il 19 giugno 2013, della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul), l’8 agosto il governo ha approvato un decreto legge – convertito in legge il 15 ottobre scorso – contenente una serie di misure repressive nonché di tutela delle vittime della violenza avvenuta, riconoscendo in questo modo l’esistenza di una situazione grave ma non ancora adeguatamente affrontata.

Nello spirito della Convenzione di Istanbul secondo Amnesty International Italia è fondamentale che venga attribuita importanza prioritaria alle misure di prevenzione della violenza nei confronti delle donne. Per questa ragione, in contemporanea con l’sms solidale, ha lanciato un appello al presidente del Consiglio e ai presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati (www.amnesty.it/fermiamo-violenza-contro-donne ).
 


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