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Turisti russi raddoppiati in 5 anni. E spendono tantissimo

Un'indagine della Banca d'Italia rivela che il nostro paese è molto amato a Mosca e dintorni: i turisti provenienti dalla Federazione sono stati oltre 1 milione l'anno scorso, e in media spendono il 65% in più degli altri ospiti stranieri. Tra le cose che apprezzano di più ci sono l'arte e la cucina, mentre sono infastiditi proprio dai prezzi troppo alti

di Gabriella Meroni

Da 461 mila nel 2009 a 1 milione e 88 mila nel 2013. In cinque anni sono più che raddoppiati i turisti russi che visitano l’Italia. Sempre nello stesso periodo di tempo sono in crescita anche i pernottamenti, passati da poco meno di 3 milioni e 600 mila (3.594.000) a quasi 8 milioni (7.827.000) con la spesa che è schizzata da 623 milioni e 1 miliardo e 328 milioni di euro. Con una spesa media giornaliera nel 2013 che si attesta a 170 euro, superiore del 65 per cento alla spesa media generale degli altri turisti stranieri in Italia, rappresentando quindi un segmento molto ricco.
È la fotografia del turismo fra Federazione Russa e Italia scattata dall’”Indagine sul turismo internazionale dell’Italia” realizzata da Banca d’Italia presentata al Convegno Internazionale “Il Turismo Italo-Russo. Nuovi orizzonti conoscitivi, formativi e operativi”, organizzato dall’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con la Russian International Academy for Tourism in occasione dell'Anno del Turismo Italia-Russia.
Ma come valutano l’Italia i turisti russi? Dai dati dello studio “Le opinioni dei turisti: come i russi vedono l'Italia e gli italiani la Russia” elaborato da Giovanni Tonini e Olga Dyakonova del dipartimento di Economia, Metodi quantitativi e Strategie di Impresa dell’Università di Milano-Bicocca, che ha preso in considerazione 9 aspetti (dalla cortesia alla sicurezza, passando per arte, ambiente, alberghi, pasti, prezzi, acquisti e informazioni) e che è stato anch’esso presentato questo pomeriggio, è emerso che, in una scala da 1 a 10, il voto medio dato all'Italia dai viaggiatori russi è 8,88 (leggermente più basso, 7,24, quello dato alla Russia dai viaggiatori italiani). 
Dal 1997 al 2013 il voto medio complessivo dato all'Italia dai viaggiatori russi è passato da 8,40 a 8,88 (toccando il punto più basso nel 2006: 8,20). Nel 2013, i primi tre aspetti maggiormente apprezzati dai Russi in Italia sono l'arte (9,29), l'ambiente (9,10) e il cibo (8,91). Viceversa, i tre aspetti meno apprezzati sono le informazioni (8,46), gli alberghi (8,01) e soprattutto i prezzi (7,38). Gli italiani in Russia apprezzano soprattutto la città e le opere d’arte (7,33), la qualità e la varietà dei prodotti nei negozi (7,28), e la sicurezza (7,22), meno apprezzati la cortesia (6,97), le informazioni per i turisti (6,48) e i prezzi e il costo della vita (6,08).
L'aspetto maggiormente gradito sia dai Russi in Italia che dagli italiani in Russia è l'arte, ritenuta fattore trainante del turismo. Viceversa, l'aspetto meno gradito dai viaggiatori di entrambe le nazionalità sono i prezzi, ritenuti elevati. In altri termini, il maggior fattore di attrazione turistica di ambedue i Paesi sono le città e le opere d'arte, mentre il maggior fattore di "repulsione" sono i prezzi e il costo della vita.
«Nel campo del turismo medico o di cura – ha dichiarato Umberto Solimene, segretario generale della Federazione Mondiale del Termalismo (Femtec) – che i cittadini russi ricercano con interesse, l'Italia ha competitor importanti in paesi come Israele, Germania o Stati Uniti. Ma nel turismo del benessere abbiamo pochi rivali, perché il nostro sistema termale è ben integrato nel territorio. Occorre far conoscere di più questo potenziale, anche formando il personale alla conoscenza delle lingue. Bisogna organizzare una proposta unitaria per un "sistema benessere termale italiano" rivolto anche al mercato russo».
L’Università di Milano-Bicocca è l’unico ateneo italiano ad aver attivato programmi di doppia laurea e alta formazione con la Russian International Academy for Tourism di Mosca. In particolare, dal 2009 vige un accordo di Doppia Laurea Magistrale in Economia del Turismo che prevede, per gli studenti italiani, un periodo di formazione di un anno presso l’Accademia russa frequentando il secondo anno del Master Course in “Management”, mentre per gli studenti russi un anno presso l’ateneo milanese, frequentando il secondo anno del corso di Laurea Magistrale in Economia del Turismo. La tesi viene preparata con un relatore italiano e un relatore russo e, completati gli studi, gli studenti ottengono un doppio titolo, valido in tutti i Paesi UE e in tutta la Federazione Russa.
 
 
 


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