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Welfare & Lavoro

Il welfare che cambia e il lavoro di cura

I risultati del progetto Agenzia di cura che ha fatto della realizzazione di un vera e propria "rete di cura" - con soggetti pubblici e del privato sociale - il suo cuore, sarà al centro del convegno promosso da Acli Lombardia

di Antonietta Nembri

Due anni di sperimentazione del progetto Agenzia di cura promosso da Acli Lombardia, con il contributo di Fondazione Cariplo, nel territorio di Cinisello Balsamo sono al centro del convegno “Il lavoro di cura nel welfare che cambia”, in programma giovedì 26 giugno, dalle ore 9 alle 13, al centro Pertini di Cinisello. Tra i temi che saranno affrontati  ci sono i risultati del progetto non tanto da un punto di vista numerico, ma di riflessione sul modello innovativo sperimentato. «La risorsa principale è il data-base frutto del lavoro di rete che è stato fatto» spiega Elisa Santoni, che ha coordinato i lavori dello sportello dell’Agenzia di cura che – tra le attività-  si è occupata di coordinare e supportare l’incontro di domande e offerte nell’ambito dell’assistenza alle persone anziane.
«Al di là del matching ci interessava sviluppare dei modelli che possono essere adattabili anche ad altre realtà territoriali» continua Santoni che sottolinea come l’esito principale sia stato proprio l’aver realizzato un modello di intervento nel settore della cura alla persona capace di mettere in rete diversi attori.

Sulla scalabilità del modello insiste anche Giuseppe Imbrogno, coordinatore del progetto per Acli Lombardia. «Oggi il tema del lavoro di cura in un sistema di welfare come il nostro è gestito in maniera tale che una famiglia ricorre all’assistenza familiare senza sapere se essa sia la risposta più adatta al bisogno emergente dell’anziano e senza che il bisogno stesso venga intercettato dal servizio sociale». Ed ecco il valore della rete che sta alla base dello sportello che non a caso è stato denominato “Agenzia di cura” perché ha al suo centro proprio la realizzazione di una “rete di cura”. «Occorre lavorare sulla rete fatta da servizi pubblici come dal privato sociale» insiste Imbrogno. Gli operatori sono stati formati da un lato per evitare che la famiglia sia lasciata sola davanti al suo bisogno e dall’altro per comprendere quale possa essere la risposta più indicata. Il progetto del resto ha coinvolto famiglie, assistenti familiari, operatori, organizzazioni pubbliche e private dell'Ambito di Cinisello Balsamo.

Nel corso del convegno dunque non solo si comunicheranno i risultati del progetto, le linee guida – ci sarà un momento istituzionale in cui si valuterà il progetto di legge regionale di indirizzo per la realizzazione di sportelli sul territorio, ma si affronterà anche il tema del voucher universale, ragionando su uno strumento in grado di favorire l’emersione del lavoro nero che caratterizza il mondo delle badanti.
«Abbiamo programmato anche la presentazione di altri progetti in corso in Lombardia perché raccontino le proprie esperienze da tre punti di vista» annuncia Imbrogno: governace, appropriatezza e, infine, il tema importante della formazione e sensibilizzazione delle famiglie.

Per partecipare al convegno (in allegato il programma dettagliato) è gradita la segnalazione all’indirizzo mail:segreteria@aclilombardia.it  o chiamando il numero 02.86995618
 


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