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Ospitalità Solidale, giovani protagonisti di buon vicinato

Bando per 24 monolocali in quartieri di ediliza popolare di Milano. I giovani under 30 cui saranno assegnati con il Progetto Ospitalità Solidale svolgeranno servizi di vicinato coordianti da Arci Milano, Dar=Casa e Comunità pProgetto

di Redazione

Un bando che ha un doppio obiettivo: permettere ai giovani di abitare in mini appartamenti a canoni agevolati e facendo questo dar vita a nuovi servizi di vicinato utili al quartiere. A offrire questa opportunità, presentata oggi dal Comune di Milano, è il progetto Ospitalità Solidale che selezionerà ventiquattro giovani tra i 18 e i 30 anni cui saranno assegnati altrettanti alloggi sottosoglia nei quartieri di edilizia popolare Ponti e Ca’ Granda- Monterotondo.
A gestire il progetto sono tre organizzazioni: Arci Milano, Dar=Casa e la Cooperativa sociale Comunità Progetto. Alla presentazione del progetto anche la presidente di Zona 4 Loredana Bigatti.

Un appello ai giovani lo lancia l’assessore alla Casa e Demanio, Daniela Benelli «affinché colgano questa opportunità unica. Si tratta di un progetto importante che ci consente di riqualificare, arredare e assegnare alloggi sottosoglia, troppo piccoli per le graduatorie Erp. Inoltre, restituendo all’uso spazi comuni inutilizzati, attiverà nuovi servizi per gli abitanti e favorirà la coesione sociale e il reciproco aiuto. Il progetto, finanziato interamente dallo Stato, non avrà alcun costo per l’amministrazione ma avrà un grande valore sociale per i giovani che vi parteciperanno e per questi quartieri, dove spesso in passato siamo intervenuti a causa delle occupazioni abusive».  

«La difficoltà di trovare casa a condizioni accessibili è tra le sfide più complesse che i giovani si trovano ad affrontare nella costruzione dei propri percorsi di autonomia», ha evidenziato Alessandro Capelli, delegato del Sindaco alle politiche giovanili. «Con questo progetto, non solo si sperimenta una prima concreta risposta a una diffusa domanda di abitazione, ma si investe anche sull’idea che ragazze e ragazzi siano risorse straordinarie per migliorare i quartieri dove vivono».  

Le tre organizzazioni, che da molti anni lavorano nel campo sociale sottolineano di aver « accolto la sfida lanciata da questo bando comunale con l’obiettivo di rispondere alla domanda abitativa dei giovani attraverso un progetto sperimentale. La dimensione del bisogno di casa si accompagna al tema della socialità, dell’attivazione territoriale e dell’attenzione alle persone e al contesto. Temi di interesse comune, che affronteremo attraverso l’integrazione delle nostre competenze e il forte investimento messo in campo dalle tre organizzazioni». Dar=Casa, Comunità Progetto e Arci Milano annunciano: «Ci attiveremo affinché i giovani e le giovani coinvolti nel progetto non trovino soltanto una risposta a un bisogno immediato come quello della casa, ma anche un’opportunità di valorizzazione e supporto alle risorse territoriali».  

Gli alloggi interessati dal bando, in pratica dei monolocali,  si trovano in via Del Turchino 18/20/22 (13 appartamenti tra i 23 e i 24 metri quadri circa), via Demonte 8 (6 appartamenti di 23 metri quadri circa) e via Monte Rotondo 10 (5 appartamenti di 26 metri quadri circa). A questi si aggiungono tre spazi comuni a uso diverso che saranno fortemente valorizzati per attività di vicinato solidale nell’ottica della socializzazione e del miglioramento della qualità dell’abitare.
Il progetto gode di finanziamenti statali erogati dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri pari a circa 430mila euro; fondi che consentiranno di effettuare gli interventi di ristrutturazione e di arredamento degli spazi.

Il bando (in allegato) al via oggi e resterà aperto fino al 7 agosto, termine dopo il quale sarà stilata una graduatoria pubblica e trasparente.
Potranno presentare domanda giovani tra i 18 e i 30 anni, con reddito non superiore ai 1.500 euro.
Saranno quindi ammessi alla graduatoria studenti, ricercatori, studenti-lavoratori, lavoratori precari (contratti di stage, formazione, apprendistato, a tempo determinato, a progetto, ritenuta d’acconto occasionale) con la sola esclusione per i giovani assunti a tempo indeterminato.
La selezione dei giovani sarà fatta da un’apposita commissione (costituita da membri delle 3 organizzazioni) dopo i colloqui personali con i candidati che partiranno dal mese di settembre.  

Secondo il progetto i giovani che risulteranno assegnatari degli appartamenti pagheranno una retta di 300 euro al mese e potranno usufruire di un percorso di orientamento all’autonomia abitativa e lavorativa.
In cambio si chiederà loro di dedicare almeno 10 ore al mese come volontari alle attività e agli interventi sociali che saranno realizzati nel quartiere sotto il coordinamento delle associazioni. Le attività proposte partiranno dai bisogni della popolazione, interesseranno bambini, adulti e anziani e potranno essere sia individuali sia di gruppo: dal contrasto alla solitudine degli anziani soli, al supporto scolastico per i bambini, passando per l’uso condiviso degli spazi comuni. Interventi che – viene sottolineato in una nota – saranno aperti alle proposte, ai gruppi ed alle attività già esistenti nei quartieri. 
 


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