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Patriarca: donare è molto più di un semplice dare

Il 4 ottobre prossimo a Torino si celebrerà il primo “Giorno del dono”, un evento organizzato dell’Istituto Italiano della Donazione con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo. Vita.it ha intervistato il presidente di IID, Edoardo Patriarca, che ha proposto e sostenuto questa progetto

di Lorenzo Alvaro

In occasione del 4 ottobre, l’Istituto Italiano della Donazione celebrerà a Torino il primo Giorno del Dono in un evento dedicato a tutti coloro che fanno del dono una pratica quotidiana. Cuore dell’incontro saranno le testimonianze di Aldo Bertelle, Direttore della Comunità Villa San Francesco, e di un volontario. Al dibattito che ne seguirà, moderato da Giovanna Rossiello, Giornalista Tg1 – Fa’ la cosa giusta, parteciperanno Piero Fassino, Presidente ANCI e Sindaco di Torino; Pietro Barbieri, Forum Nazionale del Terzo Settore, Luciano Dematteis, Consigliere Delegato Anpas Piemonte e Giorgio Groppo, Consiglio Generale Compagnia di San Paolo. Chiuderà l’evento Gianfranco Marocchi, Presidente Consorzio Nazionale Idee in Rete, che presenterà la Biennale della Prossimità. L'idea è di Edoardo Patriarca, presidente di IID, a cui abbiamo chiesto di raccontarci come e perché nasce questo appuntamento annuale.

Che cos'è il Giorno del Dono?
Si tratta di un progetto che è stato sostenuto quasi due anni fa dall'IID con il sostegno di Carlo Azeglio Ciampi e l'appoggio di alcuni intellettuali tra cui Margherita Hack, che oggi non c'è più. Un'idea maturata a tal punto che al Senato è stata approvata all'unanimità e oggi è alla Camera dove ha avuto il placet della Commissione per l'Informazione di cui sono presidente. Stiamo aspettando il sì definitivo.

In cosa consiste?
La nostra idea era quella di avere una giornata in cui ricordare che non tutto è fondato sulle relazioni economiche, non tutto si regge sullo scambio degli equivalenti, come dicono gli economisti, ma che invece la gran parte della nostra vita quotidiana vive di gratuità, reciprocità, altruismo e solidarietà. Un modo per ricordare valori, che sono anche costituzionali, e aiutare il Paese a fare memoria del fatto che ci sono milioni di persone che col volontariato si impegnano per la collettività. L'Italia tornerà a crescere solo se si rafforzeranno i rapporti di fiducia e questo può avvenire solo grazie al Terzo Settore e ai volontari. Avremmo voluto che questa giornata fosse il primo ottobre già Giornata delle fondazioni ma si è poi optato per il 4 ottobre, che è anche la giornata di San Francesco.

Quindi una giornata dedicata al dono in senso lato…
Certo, quando parliamo di dono non ci limitiamo alle donazioni economiche. Donare è molto più di un semplice dare. Basta pensare al dono di tempo o a quello di sangue e di organi

Cosa vi aspettate concretamente da questa giornata?
Tanto per cominciare vorremmo che la legge fosse approvata in tempi brevi e che quindi la giornata per il 4 ottobre 2015 sia formalmente istituita. Personalmente poi mi aspetto che il racconto di questa Italia che fa bene, impegnata, non arrabbiata, della cittadinanza attiva, venga raccontata nei territori, promossa nelle scuola e sostenuta dalle istituzioni. Con uno sguardo particolare ai giovani, un modo per fargli incontrare questo mondo.   
 


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