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Legge di stabilità e non profit, le novità

Misure finalmente riparative per donazioni alle Onlus e 5 per mille. Spulciando tra gli stanziamenti sui Fondi sociali e per la legge Delega, ed altro ancora.

di Riccardo Bonacina

Centododici pagine e 47 articoli, questa è la Legge di stabilità licenziata mercoledì 15 ottobre dal Consiglio dei ministri e che entrerà in vigore il 1 gennaio 2015 dopo i passaggi parlamentari. “Una manovra espansiva . Ha una filosofia precisa che va salvaguardata. I suggerimenti sono bene accetti ma a saldo zero", ha avvertito Renzi.

Che novità per il Terzo settore e non profit? Ecco le principali:

 

  • Fa una certa (buona) impressione all’art. 3 il super stanziamento per realizzare i propositi del piano del Governo sulla “Buona Scuola”, 1 miliardo nel 2015 e 3 miliardi nel 2016. Riferiti certo al piano straordinario pdi assunzioni docenti, ma anche all’alternanza scuola-lavoro e ai progetti di scuole aperte.
  • All’art 14 sono previsti 50 milioni per la cura delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo. Ed è la prima volta, dopo le titubanze del decreto Balduzzi, si riconosce il Gap (Gioco d'azzardo patologico) e che una legge di stabilità prevede tale stanziamento.
  • All’art. 15 una buona notizia per le Onlus ed anche una vittoria per la battaglia che Vita insieme a tante organizzazioni aveva intrapreso a fine 2013 riguardo le disparità tra donazioni ai partiti e donazioni alle Onlus previste dalla Riforma Letta sul finanziamento ai partiti (qui e qui). Bene ora la Legge di stabiltà del Governo Renzi ristabilisce un quadro di pari opportunità: le detrazioni per donazioni alle Onlus, infatti, sono previste al 26% per importi non superiori a 30.000 euro (il limite precedente era di 2.065 euro!).
  • Un'altra epocale notizia all’art. 17 comma 5, dopo 8 anni, finalmente, per il 5 per mille previsto uno stanziamento certamente capiente a far sì che il 5 per mille sia effettivamente 5 e non 4 o 3!. Lo stanziamento è di 500 milioni.
  • Stabile lo stanziamento per il Fondo politiche sociali previsto in 300 milioni. Interessante la quota aggiuntiva di 12,5 milioni destinata ai minori non accompagnati e i 100 milioni destinati al rilancio di sistemi territoriali di servizi socio-educativi per la prima infanzia (art. 17 comma 10).
  • Al comma 8 previsto un sostanzioso incremento dell'unica misura in campo contro la povertà, la discussa Social card, lo stanziamento è di 250 milioni (era di 50 mln).
  • Al comma 11 dello stesso articolo fa male il taglio del Fondo per la non autosufficienza che sarà di 250 milioni (-100 milioni).
  • Al comma 21 dell’art. 17 lo stanziamento per quanto previsto dalla Legge di Riforma delega sul Terzo settore, impresa sociale e Servizio civile. Queste le cifre: 50 milioni nel 2015, 140 milioni nel 2016, 190 milioni nel 2017. Pochi rispetto a quanto previsto nel testo della Delega.
  • Conseguenze pesanti soprattutto per i progetti del volontariato la tassazione sui dividendi delle Fondazioni di origine bancaria, la quota imponibile dei dividendi percepiti che passa dal 5% al 77,74% per gli enti non commerciali, che l'Acri prevede peserà per 150 milioni sul sistema delle erogazioni.

 

 

 

 


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