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Cooperazione & Relazioni internazionali

Hai bisogno di affetto? Paga un “abbracciatore”

E' boom negli Stati Uniti per i professionisti delle coccole, persone disponibili a vendere affetto e vicinanza fisica (senza nessun coinvolgimento sessuale) a chiunque ne abbia bisogno. Per un dollaro al minuto si possono scegliere abbracci personalizzati per ogni esigenza, anche per un intero weekend. Ecco come funziona

di Gabriella Meroni

Capita un po' a tutti a volte di sentirsi soli e depressi, e di desiderare un abbraccio, un gesto d'affetto, una coccola. Capita ovviamente anche negli Stati Uniti, dove però c'è chi ha pensato bene di farlo per denaro, inventando la figura professionale dell'“abbracciatore”. Il fenomeno, non del tutto nuovo (i primi abbracciatori sono sorti circa 5 anni fa) sta vivendo oggi un vero e proprio boom tanto da guadagnarsi un articolo e un servizio webtv del Washington Post, che ha intervistato una delle pioniere dell'abbraccio, Kimberly Kilbride.
La giovane signora (33 anni e tre figli) riceve sia a domicilio che a casa del “cliente” e per circa un dollaro al minuto (fate voi i conti) offre coccole e affetto assolutamente platonico a tutti i maggiorennni che lo chiedono. Condizioni imprescindibili per godere del servizio sono avere i vestiti addosso e non cercare una relazione di tipo sessuale.
Patti chiari, abbraccio lungo. E tantissimi utilizzatori, che oggi hanno a disposizione un sito internet (Cuddle Comfort, che conta 18mila iscritti) e addirittura una app, Cuddlr, lanciata lo scorso settembre e da allora scaricata ben 240mila volte. Ma chi sono i clienti più assidui? Secondo le testimonianze di altri “cuddlers” la platea è molto vasta: uomini e donne, giovani e anziani, ma anche parecchi disabili e ragazzi autistici. Per lanciarsi nel business non serve un'abilitazione, anche se  Kimberly ha messo a punto un corso online di 40 ore e scritto un manuale in cui conta 99 varianti tra abbracci, coccole e grattini. E secondo la legge americana, visto che non si tratta di prostituzione, è tutto perfettamente legale.
Certo, occorre prendere qualche precauzione: i clienti sono avvisati che tutte le sedute vengono riprese da una telecamera, devono impegnarsi a non toccare alcune parti del corpo (non solo i genitali, ovviamente, ma anche per esempio le gambe) e presentarsi in ordine, docciati e con l'alito fresco. State ridendo? Forse smetterete leggendo che il business ha permesso agli abbracciatori di fare soldi a palate, e addirittura due società fondate da altrettanti coccolatori (come per esempio The Snuggle Buddies LLC) sono arrivate ormai al franchising e vantano filiali in decine di stati americani. State piangendo? Forse continuerete sapendo che a usufruire delle coccole a pagamento sono molti anziani soli o peggio lasciati soli da figli e nipoti, a cui un abbraccio, in definitiva, non costerebbe nulla.


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