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Welfare: Londra, 23 miliardi per il disagio giovanile (e non bastano)

Un'associazione denuncia la cifra esorbitante che ogni anno lo stato spende per tamponare disoccupazione, alcol, abbandono, povertà e disturbi mentali di giovani e bambini. Ma il vero nodo è la prevenzione

di Gabriella Meroni

Il governo britannico spende 17 miliardi di sterline l’anno – pari a 23 miliardi di euro – in servizi sociali diretti a giovani, adolescenti e bambini. Lo rende noto l’organizzazione Early Intervention Foundation, secondo la quale la macchina pubblica spende troppo per tamponare problemi di droga, salute mentale, delinquenza, disoccupazione, abbandono e inadeguatezza genitoriale, senza fare abbastanza per prevenire queste emergenze.

I fondi sono così ripartiti: 4 miliardi di sterline l’anno vengono spesi per i Neet, 900 milioni per le conseguenze della droga e dell’alcol, e ben 5 miliardi di sterline per tutto il sistema di protezione dei minori, che fa frequentemente ricorso alle case famiglia e agli affidi. Altri 6,5 miliardi sono destinati agli enti locali per i servizi di welfare comunitario, mentre la rete di welfare giovanile assorbe 3,7 miliardi di sterline e altri 3 vengono spesi dal servizio sanitario nazionale per curare i casi già sfociati in problemi di salute. Una cifra esorbitante dovuta alla scarsezza di misure di prevenzione e alla cattiva distribuzione delle risorse, spesso sprecate in interventi inutili su casi più gestibili.  


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