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Scuola e velo: il trionfo delle strumentalizzazioni

Secondo Foad Aodi, presidente di Co-Mai ( La Comunità del Mondo arabo in Italia), vietare alle studentesse di indossare il velo, aggrava i pregiudizi culturali e religiosi nella scuola e nella società

di Redazione

La decisione del preside dell'Istituto Maglinani di Cervignano del Friuli, che attravreso una circolare vieta alle studentesse di indossare il velo non fa altro che riacutizzare  il picco dei pregiudizi nei confronti dei musulmani e degli alunni islamici che nulla hanno a che fare con quello che sta accadendo a livello internazionale per colpa dell'Isis che strumentalizza il nome della religione islamica per i propri fini.

Co-Mai ( La Comunità del Mondo arabo in Italia) e il suo presidente Foad Aodi auspicano l'avanzamento di iniziative e di proposte per risolvere il problema delle discriminazioni e degli atti di razzismo in ascesa nelle scuole coinvolgendo presidi, insegnanti, alunni, genitori degli alunni, istituzioni e comunita' di origine straniera. Inoltre chiediamo, senza giri di parole, piu' responsabilita' da parte dei  politici nelle loro dichiarazioni nei confronti della religione islamica e nei fenomeni immigratori.

Ci rivolgiamo a tutti e non facciamo sconti a nessuno: da Matteo Salvini, che ormai mira ad aumentare il consenso elettorale cavalcando l'onda dell'islamofobia e dell'immigrazione, a Khalid Chauocki e Cecile Kyenge,deputati di origine straniera a quali chiediamo piu' responsabiolita', qualche proposta costruttiva e di non continuare a radicalizzare lo scontro con la Lega per motivi di visibilita' mediatica e politica e di non personalizzare la questione dell'immigrazione senza coinvolgere attivamente le comunità di origine straniera in Italia.

Foto di copertina: Getty Images

 


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