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Una petizione contro il nuovo ISEE

ANMIL si fa promotrice di una petizione popolare contro l’ingiustificato inserimento della rendita INAIL nell’ISEE. Saranno raccolte firme in tutt’Italia nelle oltre 500 sedi dell’associazione, a partire da domani, in occasione di tre Open Day: Sabato 28 febbraio, Sabato 7 marzo e Sabato 14 marzo

di Redazione

«Nelle giornate di Open Day le nostre Sedi ANMIL raccoglieranno le firme di tutti i cittadini per una Petizione al Parlamento finalizzata ad escludere la rendita INAIL dal computo dell’ISEE – spiega il Presidente nazionale ANMIL Franco Bettoni (nella foto) – poiché il nuovo sistema entrato in vigore nel 2015 penalizza gli invalidi più gravi. Sono infatti proprio i grandi invalidi e gli infortunati con disabilità percentualmente più elevate a non poter beneficiare a pieno delle compensazioni previste dal nuovo calcolo ISEE e che subiscono, quindi, un ampio ed ingiustificato taglio dei ‘benefici’ sociali finora loro riconosciuti proprio per la loro particolare condizione oltre ad un aumento incondizionato delle quote di compartecipazione da pagare per ottenerli».

«Siamo certi di raccogliere decine di migliaia di firme perché i nostri 400.000 iscritti informati attraverso il periodico associativo, come sempre, ci aiuteranno a portare avanti questa battaglia sociale e di rispetto per coloro che già si ritrovano duramente colpiti per inadempienze altrui – afferma il Presidente Bettoni – e oggi abbiamo bisogno di far sentire la nostra voce confidando sull’attenzione dei media affinché l’opinione pubblica sia informata su temi che seppure non riguardano direttamente tutti i cittadini, in realtà interessano tutti».

Gli andamenti finanziari ed i cambiamenti politici degli ultimi tempi hanno comportato una maggiore attenzione e sensibilità verso il ruolo che il lavoro occupa nell’ordinamento della società, sia come fonte di reddito che come forma primaria di emancipazione. L’ANMIL ribadirà che mai più le necessità produttive dovranno tornare a creare mancanza di prevenzione e di sicurezza per i lavoratori, comprimendone i diritti e costringendoli a rischiare la salute e la vita.

«La nostra Associazione – aggiunge il Presidente dell’ANMIL – si batte da oltre 70 anni per la salute e la sicurezza dei lavoratori, preoccupandosi che siano loro riconosciuti i diritti derivanti dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Oggi, questi diritti sono in pericolo e tutti i lavoratori devono unirsi per difenderli, mentre coloro che hanno già subito un infortunio devono battersi insieme solidalmente, senza disperdere in mille rivoli l’energia necessaria a dare forza ed autorevolezza alle istanze di malati, invalidi, mutilati, vedove e orfani di caduti sul lavoro».

«Il tema della sicurezza sul lavoro merita maggiore attenzione perché nel 2013 (ultimo dato ufficiale disponibile) – commenta Bettoni – sono stati oltre 605.000 gli infortuni e 719 i morti a causa dell’attività lavorativa, categorie di cittadini concretamente svantaggiati che si ritrovano spesso in difficoltà non solo per burocrazie ma anche perché mancano servizi di consulenza e assistenza qualificati. Per rispondere a questi bisogni abbiamo allargato il nostro impegno su tutto il territorio mettendo a disposizione una rete di esperti e professionisti in grado di offrire gratuitamente consulto e agli Open Day saranno disponibili anche loro».  

«Chiediamo, dunque, agli organi di informazione di sostenere questa battaglia e di dare risalto a questa iniziativa che riguarda tutti i cittadini e rappresenta un passo importante per porre al centro dell’attenzione collettiva il valore del lavoro, da cui deriva benessere e prosperità per tutti, senza dover rischiare o perdere la salute e la vita», conclude il Presidente Bettoni.

Per maggiori informazioni sulle Sedi dove si svolgeranno gli Open Day telefonare al numero verde 800.180.943 oppure consultare il sito www.anmil.it


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