Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

In aumento anche in Italia i “sepolti in casa”

Un convegno romano fa il punto per la prima volta sul fenomeno del barbonismo domestico, in aumento anche in Italia e finora poco studiato. Dieci cooperative sociali si sono impegnate in un progetto di contrasto a questa grave forma di emarginazione, e raccontano come è andata

di Gabriella Meroni

Vivono soli, in condizioni igieniche pessime, sommersi da rifiuti e da oggetti inutili da cui però non vogliono separarsi. Sono gli accumulatori, persone in stato di grave disagio personale ed emarginazione, per lo più anziani con patologie varie ma anche adulti che hanno interrotto le proprie relazioni sociali e lavorative. Negli Stati Uniti rappresentano un fenomeno ben studiato, tanto da approdare perfino alla ribalta televisiva come protagonisti di reality (anche in Italia vengono trasmesse queste serie), mentre da noi il fenomeno, pur presente e in crescita, non è ancora così noto. Per ovviare alla situazione e chiamare a raccolta attori pubblici e privati, 10 Cooperative sociali romane, da anni impegnate nella promozione e realizzazione di progetti volti al sostegno e cura di persone fragili o svantaggiate, organizzano un incontro per illustrare il progetto cittadino di contrasto al fenomeno del "barbonismo domestico" finanziato dalla Regione Lazio e attualmente in scadenza.

Insieme, le coop mettono in campo azioni specifiche sull'intero territorio della città di Roma a favore di persone che vivono in situazioni di degrado ambientale ed isolamento sociale, letteralmente sommersi da rifiuti e oggetti accumulati. Si tratta – informano gli organizzatori in una nota – di situazioni molto sentite nei contesti di vicinato, spesso vissute con sentimenti di preoccupazione riguardo alle possibili ripercussioni collettive in termini di impatto igienico e di sicurezza fisica (rischio di incendio, di esplosione, ecc.). Quello avviato, prosegue il comunicato, è dunque un servizio sul quale si concentrano molte speranze, sia pubbliche che private, molto apprezzato dai cittadini, soprattutto se vivono in contesti condominiali, e che per questo sta dando risalto alla Regione Lazio, finanziatore del progetto, e alle istituzioni locali, soggetti attivatori delle azioni di contrasto messe in campo.

Il 23 giugno 2015, presso la Regione Lazio, Sala Tevere, si tiene quindi un convegno che intende far luce su questo fenomeno, in aumento nella Capitale e in generale in Italia, e restituire al territorio dati e riflessioni sull'intervento svolto. La giornata è suddivisa in due parti: la prima, nella quale le diverse professionalità approfondiscono la tematica del barbonismo domestico, e la seconda dove si susseguono le testimonianze, accompagnate da un video che racconta il progetto. Seguirà, intorno alle 12,30, una Tavola Rotonda in cui diversi attori sono invitati a ragionare su innovative e future modalità di collaborazione tra pubblico e privato, ipotizzando possibili processi di integrazione tra risorse e strumenti pubblici e privati. Le cooperative coinvolte sono: Cotrad, Meta, Cecilia, H anno Zero, Virtus Italia, Nuove Risposte, Isola, Santi Pietro e Paolo, Patatrac, Mille e una Notte.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA