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In canoa da Ostia alla Sardegna sfidando tanti limiti

Due gli atleti protagonisti della traversata del mar Tirreno. Se Francesco Gambella non è nuovo a imprese da record in kayak, Riccardo Marchesini sfida la storia: è il primo atleta paralimpico sulla traversata long distance in mare. L'iniziativa a sostegno dei progetti di Amref

di Antonietta Nembri

Due atleti e il mare Tirreno. Saranno loro i protagonisti di un’impresa da record: percorrere le 128 miglia marine che separano Ostia da Porto San Paolo in Sardegna con la sola forza delle braccia. Un’impresa sportiva contro le correnti del mare, il vento, il sole e i limiti della disabilità.

Proprio così perché dal 20 giugno Francesco Gambella (nella foto in apertura a dx), 41 anni, record man di Kayak estremo, torna a far parlare di sé con una nuova impresa solidale dal doppio risvolto sociale: la Ostia – Porto San Paolo Kayak Expedition a sostegno di Amref e contro ogni barriera fisica e mentale. Il canoista romano che ha al suo attivo alcuni record di canoa estrema sarà affiancato in questa traversata del Tirreno da Riccardo Marchesini, 51 anni, campione paralimpico di canoa. Marchesini che un grave incidente in modo, all’età di 17 anni, ha privato di una gamba non ha mai perso, invece la voglia di lottare e sfidare i limiti della disabilità, con la partecipazione a gare che lo hanno portato a vincere un titolo mondiale in paracanoa (2010), uno europeo, nove italiani, una medaglia d’oro al valor sportivo del Coni nel 2012 e a diventare, egli stesso, istruttore di canoa per disabili

La nuova sfida di Marchesini è una prima assoluta per lui e per la categoria dei canoisti diversamente abili: la traversata in mare long distance. Un’occasione per accendere i riflettori sul mondo della disabilità e sull’abbattimento delle barriere.

I due atleti, uniti dalla passione per la canoa e dalla sensibilità per il mondo del sociale, attraverseranno dunque il Tirreno dalle coste del Lazio alla Sardegna, con la sola forza delle braccia e l’unico comfort di una barca d’appoggio, guidata dallo skipper Tullio Picciolini, che fungerà da ristoro nelle poche ore di sonno in notturna, per l’alimentazione e per qualche checkup medico.

La partenza per l’impresa è prevista alle ore 9.30 di sabato 20 giugno dalla sezione della Lega Navale del lido di Ostia, dallo stesso posto, 21 anni fa, Gambella diede vita alla sua prima sfida contro il mare a sostegno di Telethon e l’inizio di una carriera sportiva estrema per dar voce a chi non ne ha. L’arrivo è previsto, lunedì 22 in mattinata a Porto San Paolo.

I due sportivi rievocheranno la sfida con il mare per sostenere la salute delle donne e dei bambini africani, tramite Amref, ong della quale Gambella è testimonial dal 2006 e per la quale ha portato a termine quattro imprese estreme, come il Giro d’Italia in canoa del 2007, la Malindi Mombasa del 2008, la Lake Victoria Kayak Expedition del 2010 e la Zanzibar Kayak Expedition del 2011.

Obiettivo della raccolta fondi collegata all’impresa, che ha il patrocinio della Federazione Italiana Canoa Kayak e dell’Expo, è quello di sostenere le cure alle madri e ai bambini; il lavoro degli operatori sanitari per portare salute alle famiglie, nelle aree remote dell’Africa. Aree che Gambella e Marchesini hanno visitato nel novembre scorso. L’impresa inoltre sarà l’occasione per lanciare la campagna “Mettigli le Ali”, in aiuto ai Dottori Volanti- Flying Doctors di Amref, con cui l’organizzazione vuole raggiungere e curare, entro il 15 settembre, 500 bambini.


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