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Disabilità, Milano non ha più alibi

Con una formale diffida, LEDHA chiede alla Città Metropolitana di Milano, alle Province di Cremona, Pavia e Varese di attivarsi immediatamente per garantire i servizi necessari agli alunni disabili. «In caso contrario verrà proposta ogni azione prevista dall'ordinamento», chiarisce il presidente Alberto Fontana

di Redazione

Con una formale diffida, LEDHA chiede alla Città Metropolitana di Milano, alle Province di Cremona, Pavia e Varese di attivarsi immediatamente per garantire i servizi necessari agli alunni con disabilità.

Non ci sono più alibi. Le Province e la Città Metropolitana di Milano devono produrre in tempi brevi tutti gli atti necessari per l'attivazione dei servizi di assistenza alla comunicazione, assistenza ad personam e trasporto per gli alunni e studenti con disabilità che frequentano le scuole lombarde. È l'ennesima richiesta che arriva da LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, che ha inviato una formale lettera di diffida al sindaco della Città Metropolitana di Milano e ai presidenti delle Province di Cremona, Pavia e Varese.

Con la diffida, LEDHA chiede alle istituzioni di “attivarsi immediatamente”, affinché sia garantito, con l'erogazione dei servizi di supporto all'istruzione necessari «il regolare avvio dell’anno scolastico 2015/16 a tutti gli alunni con disabilità iscritti presso scuole secondarie di secondo grado e a tutti alunni con disabilità sensoriale iscritti in ogni ordine e grado di scuola». «In caso contrario», avvertono gli avvocati firmatari della diffida, «verrà proposta ogni azione prevista dall'ordinamento, per impedire il verificarsi di discriminazioni e comunque per pieno rispetto del diritto all’istruzione e all’inclusione scolastica delle persone con disabilità».

Per LEDHA, infatti, l'impossibilità per molti bambini e ragazzi con disabilità di iniziare regolarmente il nuovo anno scolastico, rappresenta una grave discriminazione dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, in base a quanto previsto dalle legge 67/2006.

A poco più di un mese dall'inizio dell'anno scolastico 2015-2016, le famiglie degli studenti con disabilità che vivono in Provincia di Cremona, Pavia e Varese e sul territorio della Città Metropolitana di Milano, infatti, «non hanno ad oggi avuto alcun riscontro concreto alle loro richieste di veder garantiti i servizi di supporto all’istruzione», si legge nella diffida.

«Questa situazione non è più tollerabile. E non ci sono più scuse che possano giustificare l'immobilismo da parte di alcune istituzioni locali», commenta Alberto Fontana, presidente di LEDHA. Dopo la legge regionale (numero 79/2015) che ha confermato alle Province le funzioni già conferite alla data di entrata in vigore della legge stessa, non ci sono più scuse. A maggior ragione dopo la decisione del Governo di stanziare 30 milioni di euro per i servizi di trasporto, assistenza alla comunicazione e assistenza ad personam.

In questi giorni, parziali rassicurazioni sono arrivate dalla Città Metropolitana di Milano circa la messa a bilancio di almeno 5,5 milioni di euro per l'attivazione dei servizi. «Siamo soddisfatti per queste dichiarazioni, ma è ora che parlino i fatti – commenta Alberto Fontana – A oggi confermiamo l'intenzione di LEDHA a procedere con un ricorso antidiscriminatorio». Allo stesso modo è confermato l'appuntamento del 7 settembre con le famiglie, in cui verranno illustrate le modalità con cui presentare i singoli ricorsi al Tar in caso di inadempienza da parte. «Ovviamente, saremo di certo molto contenti e molto sollevati, di poter rinunciare a queste iniziative», conclude Alberto Fontana.

Molti diversa invece la situazione a Roma. Stefano Galloni è il direttore di Anffas Ostia. L’anno scorso Anffas seguiva 30 ragazzi alle superiori con servizi specialistici e 115 con l’assistenza educativa culturale alle primarie. Galloni racconta che «da due giorni stiamo ricevendo inviti a partecipare a gare per l’assistenza specialistica nelle scuole superiori. Significa che le scuole hanno un budget, almeno fino al 31 dicembre 2015. Le famiglie sono serene». La Città metropolitana di Roma Capitale, Dipartimento IX, Servizio II quindi si è mossa per tempo, elaborando delle Linee di indirizzo assistenza specialistica per l’anno scolastico 2015/2016, pubblicate il 7 maggio 2015 (qui il testo completo). La Città metropolitana di Roma Capitale finanzia progetti, formulati dagli Istituti, che si concretizzano in interventi di operatori specialistici, entro un coordinamento e organizzazione funzionale di tutte le risorse. Il progetto e le schede dei destinatari dovevano essere inviati già entro il 4 giugno 2015.


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