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Caritas ricorda Graziella Fumagalli

Il medico fu ucciso il 22 ottobre del 1995 in Somalia, nel Centro antitubercolare dell'ospedale che dirigeva per conto della Caritas italiana da 16 mesi

di Redazione

Venti anni fa veniva uccisa a Merca in Somalia, nel Centro antitubercolare Graziella Fumagalli, medico lecchese che dirigeva per conto di Caritas italiana l’ospedale. Il 22 ottobre del 1995 era una domenica, quella che i cristiani nel mondo dedicano alla preghiera per le missioni. E la dottoressa Fumagalli, che allora aveva 51 anni era da 16 mesi in Somalia.

Vent’anni dopo Caritas Italiana la ricorda con le parole che Mons. Giorgio Bertin, vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio, ha utilizzato nella prefazione all’audiolibro “È compito mio”, pubblicato da Caritas Italiana e Rerum a dicembre 2013. «I resti di Graziella riposano nel cimitero di Casatenovo in Brianza. Ma il ricordo di lei è presente tuttora nei cuori di chi l’ha conosciuta, nei cuori di quei somali che hanno ricevuto le sue cure e che hanno lavorato con lei. Sono certo che anche il suo sangue versato è “seme di vita e di speranza” per una Somalia, per un mondo che ha bisogno di esempi veri, come questo, per crescere e per essere più fraterno».

In occasione del decennale della morte della dottoressa Fumagalli a opera di Paolo Brivio uscì un libro “Ho nascosto il mio volto” (Ed. Emi – 2005) che riscostruisce l’avventura umana, spirituale e professionale di Graziella tentando di far luce su quel buco nero chiamato Somalia. L’introduzione al volume si chiude con questa riflessione “Di quella affaccendata domenica mattina resta un ricordo balordo, il lampo di una ferocia immotivata, lo strazio della brutalità che si specchia, per spegnerli, senza sporcarli, nei trasparenti occhi azzurri di Graziella Fumagalli. Morta per una causa di prossimità e di pace, a 51 anni, in Somalia, a due passi dall’oceano (lei che amava le montagne), mentre si stava prendendo cura di un uomo sofferente. Era l’affaccendata mattina del 22 ottobre 1995. Una domenica come tante, a Merca, la giornata che i cristiani, nel mondo, dedicano alla preghiera per le missioni”.

Graziella Fumagalli era nata nel 1944 a Casatenovo, allora provincia di Como. Laureatasi in medicina nel 1980. Nella prima metà degli anni Ottanta è assistente di patologia e chirurgia all'università di Milano e successivamente si specializza in chirurgia pediatrica a Parigi. Al curriculum aggiunge, nel 1989, un corso di medicina tropicale. Da quel momento diventa realtà il suo desiderio coltivato per anni di aiutare i poveri del Sud del mondo. Dal 1989 al 1993 è capo medico del Progetto integrato Sanità e Acqua in Guinea Bissau. Dal 1993 al 1994 è capo medico del Progetto integrato Sanità Mozambico. Nel 1994 dirige il Centro anti-tubercolosi della Caritas Italiana a Merca, in Somalia, con 100 pazienti ricoverati e più di 400 ambulatoriali. Graziella accetta l'incarico con la determinazione di sempre, respingendo pressioni e minacce, e non privilegiando nessun clan o fazione.


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