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«Sul servizio Civile il governo fa un passo avanti e due passi indietro»

Ad appellarsi al Governo perché eviti la «politica del gambero» è stato Enrico Maria Borrelli, fondatore e presidente di Amesci, lanciando i 92 progetti dell’associazione approvati e finanziati all’interno del Bando ordinario 2015

di Redazione

«Sul servizio Civile il governo non adotti politica del gambero: un passo avanti e due passi indietro», è l’appello che Enrico Maria Borrelli, fondatore e presidente di Amesci, lancia nel giorno in cui prendono il via i progetti Amesci approvati e finanziati all’interno del Bando ordinario 2015.

92 progetti messi in campo in 13 regioni italiane e 3 paesi esteri (Bosnia-Erzegovina, Spagna e Ungheria) per un investimento di oltre 5, 3 milioni di euro. I circa 980 giovani che iniziano oggi la loro esperienza di servizio civile saranno impiegati in diverse aree di intervento: dal settore dell'educazione e promozione culturale (46,1%), a quello dell’assistenza (26,1%) e Protezione Civile (11,76%); dall'ambiente (7,77%) alla tutela del patrimonio artistico e culturale (7,05%).

«I numeri storici che ha raggiunto il Servizio Civile nel 2015, con circa 50.000 volontari avviati in servizio rispetto ai 15.000 dello scorso anno, sono il segno tangibile dell’attenzione del Governo per questo istituto della Repubblica che favorisce la crescita umana e formativa dei giovani», afferma Borrelli. «Ma i 115 milioni di euro previsti per il Servizio Civile nella Legge di Stabilità 2016 presentata nei giorni scorsi in Senato, oltre a sconfessare il proclama del Premier di un aumento di 100 milioni dei fondi, consentiranno nel prossimo anno l’avvio in servizio di appena 20.000 volontari», spiega Borrelli.

«Il progetto di riforma del governo che prevede di aprire, entro il 2017, il Servizio Civile a tutti i giovani che chiedono di farlo, ha generato un boom di domande che, per il bando ordinario 2015, hanno raggiunto quota 150.378 a fronte delle 93.000 dello scorso anno», chiarisce Borrelli.

«Renzi passa così dal far sognare ai giovani un Servizio Civile “Universale”, a mettere a rischio il loro stesso diritto di fare Servizio Civile, disperdendo questo enorme potenziale di energie disposte a contribuire alla crescita del nostro Paese e la difesa della Patria», conclude il Presidente di Amesci.


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