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Dieci storie proprio così, sul palcoscenico la società civile

Prima nazionale al teatro Argentina di Roma il 21 marzo, XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie. Lo spettacolo frutto di un laboratorio teatrale che dal 2012 gira scuole e regioni d'Italia per raccontare storie di vittime e il riscatto

di Antonietta Nembri

Uno spettacolo la cui drammaturgia si trasforma di anno in anno, parola di Giulia Minoli che con Emanuela Giordano, che cura anche la regia, è autrice proprio della drammaturgia di “Dieci storie proprio così” che andrà in scena il 21 aprile i prima nazionale al Teatro Argentina di Roma (dettagli in agenda).

Una data scelta non a caso: la XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie, perché la pièce mette in scena proprio il racconto delle vittime conosciute ma dimenticate della criminalità organizzata, storie di riscatto sociale e responsabilità individuali e collettive. Uno spettacolo che evolve. «Il progetto è nato nel 2012 con la stagione educational del Teatro San Carlo di Napoli» racconta Giulia Minoli. «Poi c’è stata l’evoluzione dello spettacolo, in Sicilia abbiamo inserito nuove storie raccontando le vicende di Falcone, Borsellino e Peppino Impastato, ma per ogni storia di memoria ce n’è una di riscatto sociale e speranza».

Tra gli esempi di storie di riscatto Giulia Minoli cita Radio Siani «a Ercolano ha sede in un bene confiscato». Il progetto teatrale parte dai ragazzi e dalla loro partecipazione ai laboratori, «gli attori vanno in classe e usiamo il teatro come uno strumento di educazione alla legalità. Si tratta comunque di teatro autoriale».

Il progetto Palcoscenico della legalità vede la collaborazione di teatri, istituti penitenziari, scuole e società civile ed è promosso da The CO2 Crisis Opportunity onlus (di cui Minoli è vicepresidente) con Fondazione Pol.i.s., Fondazione Silvia Ruotolo, Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Centro Studi Borsellino. Lo spettacolo ha il patrocinio di ministero della Giustizia e ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

Lo spettacolo che va in scena a Roma il 21 marzo (con repliche per le scuole il 22 e 23) è un’opera-dibattito che alle originarie storie campane accosta quelle, sempre di dolore e riscatto di Sicilia e Lazio. Si affrontano i temi legati all’espansione delle mafie all’estero e non manca un riferimento a Mafia Capitale.

«La cosa cui teniamo di più nel progetto sono i laboratori nelle scuole durante i queli gli studenti incontrano i familiari delle vittime» spiega Minoli. «Abbiamo coinvolto anche gli istituti minorili di Napoli e Palermo, Airola e Malaspina dove abbiamo fatto dei laboratori sui mestieri del teatro, sulle professionalità del dietro le quinte». Per Giulia Minoli negli istituti minorili è importante non tanto far recitare i ragazzi, quanto dar loro strumenti per apprendere un mestiere «attore professionista lo diventa uno su migliaia, ma a teatro servono elettricisti, macchinisti…».

In questi anni sono stati coinvolti oltre 20mila studenti, quest’anno circa 6mila tra Lazio, Campania e Sicilia dove il progetto proseguirà.

“Dieci storie proprio così”, dopo Roma andrà in scena, a Napoli al Teatro San Carlo il 16 aprile, e per l’anniversario della strage di Capaci il 23 e 24 maggio al Teatro Biondo di Palermo.

Sul palcoscenico, Daria D’Aloia, Vincenzo d’Amato, Tania Garribba, Valentina Minzoni, Salvatore Presutto, Diego Valentino Venditti e Alessio Vassallo (il Mimì de “Il giovane Montalbano”).

In apertura foto di Francesco Squeglia


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