Fino agli anni Novanta del secolo scorso, il gioco d'azzardo era confinato in luoghi e tempi circoscritti e regolamentati da una logica statale che – piaccia o non piaccia – aveva una ratio "contenitiva". Per trovare una slot machine, i bisognava varcare le soglie di un casinò. Per giocare al lotto, bisognava aspettare una settimana per l' estrazione. Poi? Poi è cambiato tutto e si è passati a una logica di "induzione al gioco". Ed è scoppiato il disastro.

Per le lotterie, si attendeva la fine dell'anno. Oggi, tutto è segnato dall'istantaneità, dalla velocità e, di conseguenza, dalla compulsione, patologica all'origine, indipendentemente dalla sue ricadute cliniche. In base agli ultimi dati disponibili, che riguardano il 2014, le lotterie, comprendendo i Gratta&Vinci, hanno portato allo Stato 1miliardo e 462milioni di euro, su una raccolta complessiva di 9miliardi 441milioni di euro.

Per andare a fondo della questione, bisogna operare per carotaggi. Il professor Leonardo Becchetti, ordinario di economia politica dell'Università di Roma Tor Vergata ha così elaborato un questionario e invita associazioni e persone sensibili al tema a compilarlo e farlo compilare. Si tratta di un primo passo per costituire un database che permetta di sondare e monitorare il problema.

COMPILA IL QUESTIONARIO A QUESTO LINK

Il questionario – cosa molto importante – è indipendente e non nasce, come troppe volte abbiamo visto, su mandato dei Concessionari di gioco. L'estensore e la sue équipe di ricerca sono quindi lontani dai tanti, troppi conflitti di interesse che muovono indagini e ricerche in questo settore. Un bel segnale: anche su questo fronte qualcosa si muove.

Immagine in copertina: San Lorenzo, CA (Photo: Justin Sullivan/Getty Images)