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Politica & Istituzioni

La Rai è cosa loro. Anzaldi (Pd), “Menzogna non smentita di Riina jr su Brusca, chi paga?”

Secondo Lucia Annunziata la presenza di Riina jr. nel salotto di Vespa mira a far togliere il 42bis al padre Totò. Fosse così, saremmo davanti non solo alla fine del servizio pubblico ma a un atto senza precedenti nella storia repubblicana. "Chi paga”? si chiede l'onorevole Anzaldi. Per ora paga il cittadino, costretto a versare il canone.

di Redazione

“Quella del monologo del figlio di Totò Riina a ‘Porta a porta’ è stata una delle pagine più buie del servizio pubblico radiotelevisivo, verrà ricordata come un vulnus. Il moto generale di indignazione di cittadini, familiari delle vittime, istituzioni ce lo conferma anche oggi. A imbarazzare, però, è stata anche la libertà con la quale Riina jr ha detto una pesante menzogna, non smentita dal conduttore durante l’intervista: non è vero che il sanguinario boss Giovanni Brusca, poi diventato collaboratore di giustizia, non abbia fatto un giorno di carcere. Ancora oggi, dopo il suo arresto di 20 anni fa, sta scontando in galera la sua pena. Chi ripagherà i telespettatori e chi pagherà per questo grave errore?”. E’ quanto dichiara il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.

“La presidente Monica Maggioni – spiega Anzaldi – il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto e il presidente della Vigilanza Roberto Fico rispondano su questo: dopo il via libera della Rai alla messa in onda dell’intervista e dopo la completa impotenza dimostrata dalla commissione di Vigilanza, chi si assume la responsabilità di questo errore, facilmente riscontrabile al minuto 40:30 della registrazione presente anche sul sito della Rai? E’ dovuto intervenire, solo dopo, l’avvocato Li Gotti a ricordare che Brusca è tuttora in carcere. Peraltro lo stesso Li Gotti, dopo la trasmissione, ha manifestato il suo sconcerto per l’assenza di interlocuzione e per essere stato chiamato a fare da cornice alla presentazione del libro del figlio del boss".

La direttrice di Huffington Post Lucia Annunziata, inoltre, "denuncia in un’intervista il rischio che l’ospitata serva a far cancellare il 416bis a Totò Riina: chi risponde a questi interrogativi? Il servizio pubblico è stato strumentalizzato, come già accaduto con i Casamonica?”.


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