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Economia & Impresa sociale 

Iccrea banca si fonde con Iccrea Holding

Cominciano gli effetti della riforma del Credito Cooperativo. «L’operazione effettuata assicura la continuità operativa e la riconoscibilità sui mercati nazionali e internazionali», spiega il direttore generale Leonardo Rubattu

di Marco Marcocci

È stata deliberata ieri dalle rispettive assemblee la fusione tra Iccrea Holding, la Capogruppo del Gruppo bancario Iccrea, e Iccrea Banca, l'Istituto Centrale del Credito Cooperativo.

Con la fusione, peraltro auspicata dalla Banca Centrale Europea e da Banca d'Italia la controllata Iccrea Banca incorpora, quindi, la controllante Iccrea Holding ponendo al vertice del Gruppo bancario Iccrea una Capogruppo dotata di licenza bancaria.

L’operazione è da cogliere come una delle conseguenza della Riforma del Credito Cooperativo, approvata nel mese di Aprile 2016, che tra le altre cose presume che le Banche di Credito Cooperativo si uniscano in uno o più gruppi unici con patrimonio superiore a 1 miliardo di euro.

Iccrea Holding è da sempre stata indicata come il candidato naturale a divenire il gruppo unico del Credito Cooperativo, anche perché tramite le proprie controllate, facenti parte del Gruppo bancario Iccrea, si propone al mercato con un sistema di offerta integrato. Le Banche di Credito Cooperativo sono in grado così di offrire ai propri clienti un insieme di prodotti e servizi all’avanguardia, idonei a soddisfare le esigenze bancarie e finanziarie della piccola e media impresa e della famiglia che risparmia e si assicura.​

Leonardo Rubattu, direttore generale di Iccrea Holding e di Iccrea banca, ha sottolineato come la fusione sia «coerente con il piano strategico 2016-2018 che è fortemente orientato a generare una semplificazione dell’architettura societaria del Gruppo ai fini di un maggior efficientamento e una maggiore capacità di risposta, da parte del Gruppo Iccrea, alle mutevoli condizioni ed esigenze del mercato. L’operazione effettuata assicura, inoltre, la continuità operativa e la riconoscibilità sui mercati nazionali e internazionali da parte di Iccrea Banca».

Dal canto suo, il presidente di Iccrea Holding Giulio Magagni ha dichiarato che l’operazione, «è nata dopo che il Gruppo Iccrea, nel settembre 2014, è stato incluso nel perimetro di vigilanza della Banca Centrale Europea (a seguito della circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013) e assoggettato ai relativi processi di revisione e valutazione prudenziale. E secondo le valutazioni della Banca Centrale Europea, una Capogruppo dotata di licenza bancaria permette al Gruppo di attuare le linee strategiche in modo ancora più efficace. Tale evoluzione, infine, consente al Gruppo di costituire un soggetto coerente con quanto previsto dalla normativa di riforma del Sistema del Credito Cooperativo adottata recentemente».

Ampia è stata la partecipazione all’assemblea: hanno votato a favore 183 soci, pari al 97 per cento del capitale sociale presente. L’avvio operativo della fusione è previsto per il prossimo primo di ottobre.


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