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Il Boss e quella canzone dedicata a una cooperativa sociale di Roma

I volontari della piccola Cooperativa Sociale Folias di Monterotondo hanno scritto a Bruce Springsteen per farsi dedicare una canzone. Lui li accontenta in nome di tutti lavoratori occupati nel sociale. Ad ascoltarlo al Circo Massimo c'erano oltre 60mila persone

di Lorenzo Maria Alvaro

«Caro Bruce, siamo un gruppo di lavoratori sociali italiani e chiediamo con tutto il nostro amore di cantare il magnifico “Ghost of Tom Joad” stasera al Circo Massimo. Ci piacerebbe fosse un tributo per ricordare al mondo l'importanza del nostro lavoro. È una canzone che ci rappresenta e che ben descrive la lotta dei poveri, ma ci dice anche quanta passione mettiamo ogni giorno per lottare contro l'indifferenza della società nel garantire un posto in cui vivere, un lavoro dignitoso o un aiuto a migranti, persone con disabilità, tossicodipendenti o poveri. Noi lottiamo ogni giorno e lavoriamo con le persone per difendere la nostra libertà e il diritto di avere una vita dignitosa, ma questa società ha relegato la povertà umana all’ultimo dei suoi interessi e il nostro lavoro è scarsamente riconosciuto e tutelato. La tua musica porta con sé il sogno e il dolore, ma ci fa sempre sperare in una vita migliore, dove non c'è spazio per tutti. Vogliamo continuare a sognare che un altro mondo è possibile. Grazie Boss, sei uno di noi. Firmato, le donne e gli uomini delle cooperative sociali italiane».

Questa è la lettera con cui gli operatori della Cooperativa sociale Folias di Monterotondo (Rm) hanno chiesto a Bruce Springsteen, prima della sua data al Circo Massimo di Roma, di dedicargli una canzone.


Una performance live di Ghost of Tom Joad

La risposta è stata semplice quanto inaspettata. «Ho avuto una richiesta dagli operatori sociali italiani. Sempre in prima linea per i lavoratori. Questa è per loro», ha detto Springsteen prima di intornare il pezzo, dedicandolo al Terzo Settore italiano.

«Tutto questo», è stato il commento social della Cooperativa, «è stato incredibilmente emozionante. Ora, sull’onda dell’entusiasmo, dopo la lettera a Bruce Springsteen, scriveremo anche al Presidente del Consiglio Renzi e al Presidente della Repubblica Mattarella. Speriamo nella stessa sensibilità nel rispondere alla devastante crisi che il mondo delle cooperative sociali si trova oggi ad affrontare».

Per capire il perchè per i ragazzi della Cooperativa sociale Folias questa canzone sia tanto importante e toccante basta leggere il testo.

Ghost of Tom Joad

Uomini camminano lungo i binari,
vanno in un posto da cui non si ritorna,
elicotteri della polizia stradale arrivano dalla colline,
minestra scaldata al fuoco degli accampamenti sotto il ponte
la fila per un soccorso è così lunga da girare l’angolo,
benvenuti al nuovo ordine mondiale
famiglie dormono nelle loro macchine nel Sudovest
senza casa, senza lavoro, senza pace, senza riposo.

l’'autostrada è viva stasera
ma nessuno prende in giro nessuno su dove porti,
sto qui seduto alla luce del falò
cercando il fantasma di Tom Joad

lui prende un libro di preghiere dal proprio sacco a pelo,
il predicatore accende una sigaretta e aspira
aspettando il giorno in cui l’ultimo
sarà il primo e il primo sarà l’ultimo
dentro una scatola di cartone nel sottopassaggio
hai un biglietto di sola andata verso la terra promessa,
hai un buco nello stomaco per la fame e una pistola in mano
dormi su un cuscino di pietra dura
ti lavi negli acquedotti della città

l’'autostrada è viva stasera,
tutti sanno dove porti,
sto qui seduto alla luce del falò
cercando il fantasma di Tom Joad

Tom disse “mamma, ovunque trovi
un poliziotto che picchia un ragazzo,
ovunque trovi un neonato che piange per la fame
dove ci sia nell'aria la voglia di lottare
contro il sangue e l’odio
cercami, mamma, io sarò lì
ovunque trovi qualcuno che
combatte per un posto dove vivere
o un lavoro dignitoso, un aiuto,
ovunque trovi qualcuno che lotta per essere libero,
guarda nei loro occhi, mamma, vedrai me”

beh l’'autostrada è viva stasera
ma nessuno prende in giro nessuno su dove porti,
sto qui seduto alla luce del falò
con il fantasma di Tom Joad


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