Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Media, Arte, Cultura

L’arte per realizzare un sogno

Al via a Como la 26esima edizione di Miniartextil, rassegna internazionale di fiber art, che ospiterà artisti provenienti da tutto il mondo, dal 1° ottobre al 20 novembre. Il tema di questa edizione è: "Tessere sogni" ("To weave dreams").

di Cristina Barbetta

“Tessere sogni” ("To weave dreams”) è il tema della 26esima edizione di Miniartextil, rassegna internazionale di arte tessile contemporanea, che si tiene a Como dal 1 ottobre al 20 novembre 2016.
Gli artisti, provenienti da tutto il mondo, sono stati chiamati a realizzare artisticamente un sogno.
"E dato che l’arte è specchio della contemporaneità e di come l'artista vive il suo tempo, il sogno è stato declinato da alcuni artisti con una valenza positiva, da altri in senso negativo. Molti lo hanno interpretato pensando all’ambiente e alla natura, altri al tema del viaggio e della migrazione", spiega Paola Re, responsabile del coordinamento organizzativo di Miniartextil.

Nata da un’idea di Nazzarena Bortolaso e Mimmo Totaro e organizzata dall’associazione culturale Arte&Arte , Miniartextil ha carattere itinerante: nel 2017 Tessere Sogni sarà a Montrouge (Parigi), Caudry (Francia) e Venezia.
Due le sedi espositive coinvolte quest’anno: l’ex chiesa di San Francesco a Como e Villa Bernasconi a Cernobbio.

Artisti di 22 Paesi hanno realizzato i 54 minitessili, opere di piccolo formato (20x20x20 cm) selezionate dalla giuria artistica, che saranno esposti nell’ex chiesa di San Francesco. I minitessili saranno affiancati da installazioni di grandi dimensioni.

I Numen/For Use, collettivo composto da tre architetti e designer, Sven Jonke, Christoph Katzler e Nikola Radeljković, creeranno all’interno della chiesa di San Francesco, intorno alle colonne della navata centrale, un’installazione realizzata con 25 kilometri di scotch, Tape. Un’opera non solo da vedere, ma anche da toccare e in cui si può entrare, esplorandola sia all’interno sia all’esterno. “I Numen/For Use lavorano lo scotch utilizzando la tecnica della trama e dell’ordito e operano in tutto il mondo, realizzando installazioni che si costruiscono nello spazio, in cui la gente può entrare e interagire con la sculture”, spiega Paola Re.

Il sogno è una dimensione esperienziale anche nell’opera di Janet Echelman, artista americana conosciuta in tutto il mondo, che arriva per la prima volta in Italia, a Miniartextil, ed esporrà sull’altare principale della chiesa di San Francesco la sua opera, una grande rete in sospensione in dialogo con un tappeto sul pavimento, “un ambiente immersivo in cui lasciarsi emozionare, coinvolgere e dare via libera ai propri sogni e pensieri”, commenta Paola Re.

Nelle cappelle laterali della Chiesa di San Francesco sono esposte le opere di artisti italiani e internazionali: Marialuisa Sponga, Simona Muzzeddu, Carmen Colibazzi, Raffaele Penna, Nao Kimura, Inga Liksaite, Marya Kazoum, Arturas Morozovas, Cecile Dachary, Sonya Clark.

L’artista americana Crystal Wagner, che ha allestito nelle più grandi città degli USA ed è esposta alla Hashimoto Contemporary di San Francisco, realizzerà una grande installazione all’ingresso di villa Bernasconi, a Cernobbio.

In occasione dell’inaugurazione l'artista Thomas De Falco accoglierà il pubblico nell'ex chiesa di San Francesco e nella vicina San Pietro in Atrio con una performance, un’installazione tessile in cui coordinerà attori uniti da filamenti di wrapping bianco e rosso.

Foto di apertura: Janet Echelman. ©Smithsonian Institute


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA