Welfare & Lavoro

#Notspecialneeds, i bisogni normali delle persone con sindrome di Down

In occasione del World Down Syndrome Day il Coordown presenta alle Nazioni Unite la sua ultima campagna di comunicazione internazionale. Un ironico filmato in cui si mostrano situazioni paradossali, come farsi massaggiare da un gatto, per far riflettere sul fatto che ricevere un'istruzione, trovare un lavoro, uscire con gli amici e altri aspetti della vita sono bisogni di tutti

di Antonietta Nembri

Una data scelta non a caso, il 21 marzo, per celebrare una giornata mondiale. E proprio nel tradizionale primo giorno di primavera si è deciso di istituire il World Down Syndrome Day (Giornata mondiale sulla Sindrome di Down) nato da una risoluzione Onu per diffondere una maggior consapevolezza e conoscenza sulle persone che hanno questa sindrome nota anche come Trisomia 21 (tre cromosomi invece di due nella coppia cromosomica 21) da qui la scelta della data 21/3.
Il CoorDown, il coordinamento nazionale delle associazioni delle persone con sindrome di Down per la Giornata 2017 presenta, proprio martedì 21 marzo alle Nazioni Unite la sua ultima campagna di comunicazione internazionale che, per la prima volta è stata realizzata con la collaborazione dell’agenzia Publicis New York: “Not special Needs”.

Il filmato viene presentato alla Conferenza del World Down Syndrome Day dal titolo “MyVoiceMyCommunity – Enabling people with Down syndrome to speak up, be heard and influence government policy and action, to be fully included in the community” in programma a a New York, nel quartier generale delle Nazioni Unite. E il CoorDown sarà presente con Irene Galli, una ragazza con sindrome di Down di diciotto anni che terrà un breve intervento per introdurre lo spot e parlare in prima persona dei suoi bisogni, delle sue aspettative, dei suoi sogni di giovane donna.

In questa dodicesima edizione il breve film diretto da Wayne McClammy gioca con ironia sull’idea degli special need, ovvero dei “bisogni speciali”, un eufemismo per parlare delle persone con disabilità e delle loro necessità. Nel corto si mostra come ricevere un’istruzione adeguata, trovare un lavoro, andare a vivere da soli, praticare sport e uscire con gli amici, avere una relazione sentimentale ed esercitare i propri diritti di cittadino sono aspetti importanti della vita di ciascuno e che nessuno definirebbe “speciali”. Ma è proprio coì che vengono definiti i bisogni delle persone con sindrome di Down. Persone che hanno le stesse esigenze di chiunque altro: studiare, lavorare, avere delle opportunità, far sentire la propria voce ed essere ascoltati. Certo – sottolinea una nota di Coordown – , possono aver bisogno di un sostegno – che qualche volta significa assistenza vera e propria – ma questo non cambia la natura di quelle esigenze, cioè non rende “speciali” dei bisogni semplicemente umani.
«Quest’anno abbiamo voluto utilizzare un tono che si discosti dalla tipica comunicazione non profit. Abbiamo scherzato sul termine “special needs” per mettere in risalto quali siano i veri bisogni delle persone con sindrome di Down» spiegano Luca Lorenzini e Luca Pannese, Executive Creative Directors di Publicis New York:. «E ci siamo divertiti. Il film è stato girato a Hollywood con regista e attori di fama internazionale: una specie di piccolo kolossal, malgrado il piccolo budget. Siamo molto felici del risultato».

Il breve film “Not Special Needs” – disponibile sul canale YouTube di CoorDown e in pochi giorni dalla sua messa online ha già superato le 21mial visualizzazioni, vede la partecipazione di Lauren Potter, l’attrice ventisettenne con sindrome di Down che ha interpretato, fra gli altri, il ruolo di Becky Jackson in “Glee”, la fortunata serie musicale trasmessa per sei stagioni da Fox e della star newyorkese John McGinley, noto soprattutto per il ruolo del dottor Perry Cox nella serie televisiva “Scrubs – Medici ai primi ferri”. Nel film alcuni ragazzi con sindrome di Down affrontano con ironia il tema della campagna e si confrontano con situazioni paradossali per mostrare la differenza tra bisogni veramente “speciali” e bisogni che riguardano ognuno di noi.

«Il World Down Syndrome Day ha un grande valore simbolico per noi che lo promuoviamo da tempo. Siamo davvero orgogliosi di poter contare sulla preziosa collaborazione di Publicis New York e sul supporto delle associazioni internazionali che hanno partecipato al progetto» spiega Sergio Silvestre, presiednte di CoorDown. «L’obiettivo è quello di contribuire a un cambiamento profondo di atteggiamento verso le persone con sindrome di Down e più in generale verso il mondo della disabilità. Vogliamo dare ai nostri ragazzi opportunità e strumenti che possano garantire loro un futuro sereno e siamo convinti che debbano essere loro stessi a rivendicarlo facendo sentire direttamente la propria voce».

Legata al filma e alla campagna la piattaforma www.notspecialneeds.com raccoglie articoli, approfondimenti sul tema e testimonianze dirette di ragazzi con sindrome di Down. “Not Special Needs” è stata realizzata insieme a DSi – Down Syndrome International e con il contributo di Down Syndrome Australia, Down’s Syndrome Association (UK) e Fondation Lejeune (Francia).


Gli hashtag ufficiali della campagna sono: #NotSpecialNeeds e #WDSD17


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