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Sgombero Roma, bambini esposti alla violenza. È inaccettabile

L’ong esprime la sua preoccupazione per il il futuro dei quasi 40 minori che abitavano lo stabile di via Curtatone a Roma e che oggi in piazza Indipendenza sono stati esposti a violenza senza alcuna garanzia dei loro diritti elementari. Indispensabile individuare soluzioni che assicurino loro integrità familiare e continuità scolastica

di Redazione

«È inaccettabile quanto sta accadendo a Roma: l’operazione di sgombero dell’immobile di via Curtatone è stata accompagnata da gravi violazioni dei diritti dell’infanzia. I bambini sono stati esposti a continue tensioni e violenze e non sono stati garantiti i loro diritti basilari» ha dichiarato, commentando l’operazione in corso ormai da giorni, Francesca Bocchino, responsabile del Dipartimento Protezione minori di Save the Children.

L’organizzazione esprime seria preoccupazione per la condizione attuale e per il futuro dei quasi 40 bambini che risultano aver abitato nello stabile fino al momento dello sgombero. A fronte di una condizione di emergenza abitativa che interessa da anni l’edificio di via Curtatone, divenuto residenza di centinaia di persone sotto gli occhi delle istituzioni, è mancata la programmazione di un intervento sociale e alloggiativo e la risposta di oggi è stata del tutto inadeguata, esponendo i minori e le loro famiglie a una grave situazione di conflitto – sottolinea in una nota Save the Children.

«La serenità di questi bambini e adolescenti è stata compromessa dagli avvenimenti in cui sono stati coinvolti: è importante prevedere per loro immediate forme di supporto, affinché possano affrontare e superare l’esperienza vissuta nel migliore dei modi. Chiediamo alle istituzioni di individuare delle soluzioni che tengano in attenta considerazione i bisogni dei minori e delle loro famiglie, nel rispetto dell’integrità del nucleo familiare e in grado di assicurare la continuità scolastica», ha concluso Bocchino.

Foto da twitter di Eleonora Camilli


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