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Cooperazione & Relazioni internazionali

Benetton e Toscani di nuovo insieme per l’integrazione

Sono uscite le prime due immagini del nuovo progetto che ricompone lo storico sodalizio. «Il futuro si giocherà su quanto e come sapremo usare la nostra intelligenza per integrare il diverso, superando le paure», sottolinea il fotografo

di Lorenzo Maria Alvaro

Due immagini che anticipano un nuovo progetto di Oliviero Toscani insieme al marchio United Colors of Benetton. Lo storico sodalizio torna a vivere e lo fa con un porgetto particolare: il tema infatti è l’integrazione.

«Il problema del mondo attuale è l’integrazione», spiega il fotografo. «Il futuro si giocherà su quanto e come sapremo usare la nostra intelligenza per integrare il diverso, superando le paure».

La prima immagine ritrae una classe di ventotto bambini. Di tredici nazionalità diverse, provenienti da quattro continenti. Sorridenti. Con il futuro davanti a sé. Dieci bambini – dal Burkina Faso alle Filippine, dall’Italia al Senegal – riuniti attorno a una maestra che legge Pinocchio. Rapiti. In ascolto. La seconda ritrae la stessa classe riunita intorno alla meastra che legge Pinocchio.

Perché proprio la favola del burattino dalla bugia facile? «Perché parla di fake news, che sono uno dei più grandi mali del nostro tempo», spiega Toscani, «E a noi interessa la verità».

Un’integrazione fatta di volti, colori e nomi quella di Toscani. C’è Rebecca, che ha gli occhi azzurri come il cielo di Milano quando c’è il sole. C’è Mohamed, con la pelle color dell’ebano e il sorriso bianchissimo sempre pronto ad aprirsi in una risata. C’è Gherardo, che con i boccoli castani e la camicia azzurra sembra già un ometto in miniatura. E c’è Johnwayne, che porta il nome di un attore da film western ma ha gli occhi a mandorla e lo sguardo timido.

Un’integrazione che si fonda sui più piccoli e ha la spontaneità e la normalità della quotidianità il suo motore e la sua forza.


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