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Biblioraising, un successo da 156mila euro e 43 progetti

In occasione della Fiera “Più libri più liberi” si terrà un evento di conclusione del progetto di formazione e accompagnamento allo start up del fundraising per le biblioteche di pubblica lettura

di Lorenzo Maria Alvaro

Il 7 dicembre in occasione della Fiera “Più libri più liberi” si terrà un evento dedicato alle conclusioni del progetto Biblioraising, mirato alla formazione e accompagnamento allo start up del fundraising per le biblioteche di pubblica lettura. Il progetto è realizzato da Scuola di Roma Fund-raising.it e promosso dal Centro per il Libro e la Lettura del MiBACT (Cepell) e Anci.

«Lo scopo era quello di favorire in concreto l’azione di raccolta fondi da parte delle biblioteche valorizzando il loro ruolo non solo di conservazione e fruizione di documenti ma di vero e proprio presidio del welfare relativo alla cultura. Insomma biblioteca bene comune della società», ha sottolineato Massimo Coen Cagli, direttore scientifico della Scuola di Roma Fund-raising.

Un progetto di due anni che ha coinvolto 68 soggetti per 43 progetti. Sono stati formati 344 bibliotecari, dirigenti e amministratori comunali, volontari e membri di associazioni del territorio. I bibliotecari hanno rappresentato più del 90% dei partecipanti ai corsi.

«Sono state 11 le realtà che hanno dato vita ad azioni concrete di fundraising mentre 10 sono quelle che sono ancora in fase di progettazione. Infine 4 hanno interrotto il loro percorso». Ha sottolineato Coen Cagli che ha aggiunto, «le principali criticità hanno riguardato la prima annualità del progetto. Proprio a fronte delle difficoltà riscontrate abbiamo corretto il tiro rivedendo alcuni aspetti del progetto nella seconda annualità per facilitare questo passaggio all’operatività».

Uno dei punti salienti di Biblioraising è stato quello di far prendere atto in modo concreto alle biblioteche della possibilità di utilizzare lo strumento dell’Art. Bonus. Dei 43 progetti messi in campo ben 32 hanno previsto questo strumento e 22 sono già stati regolarmente registrati sul sito del Governo.

L’obbiettivo generale di raccolta fondi è fissato in 156.700 euro. A questo punto della progettualità è stato raggiunto per il 47% (74.900 euro raccolti). L’obbiettivo quindi è ragionevolmente raggiungibile. «Se si pensa che le risorse investite da CEPELL per l’attivazione del fundraising è di circa 30mila euro si può affermare che, calcolando il ritorno a 12 mesi, ogni euro investito produce un valore di 5,3 euro», conclude Coen Cagli.


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