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Lo Stato complice dei lobbysti dell’azzardo

Luciano Squillaci, presidente FICT afferma sul gioco d’azzardo: ”Non ci si può arricchire sulla fragilità delle persone"

di Redazione

alla pubblicazione dei dati dell’inchiesta del Gruppo Gedi, pubblicata oggi sui giornali, emerge un titolo inquietante:”L’Italia invasa dalle slot”.

“Sono anni – afferma Luciano Squillaci, presidente FICT – che lanciamo l'allarme, vedendo l’aumento dei nostri servizi dedicati al recupero dei giocatori d’azzardo patologico dovuto alle numerose e crescenti richieste di aiuto. I dati riportati sono quindi terribili, ma non sono una novità. Per creare un giocatore d’azzardo patologico basta una slot, un pc, un cellulare, ma per farlo uscire dal tunnel della dipendenza serve un intervento specializzato e la presa di coscienza di tutta la Comunità.”

“Lo Stato deve assumersi la responsabilità civile e legislativa di intervenire repentinamente per fermare questo scandalo annunciato e sotto gli occhi di tutti.”

“Io vengo da un piccolo paese della Calabria, Melito di Porto Salvo, continua il Presidente FICT, con una popolazione di 11.260 abitanti e un reddito pro capite pari a 15.664€ e, leggo in questa inchiesta, che le giocate procapite annuale 2016 è di 1105€, ovvero il 10 % bruciato nelle slot”. Il rischio che mi preoccupa maggiormente, e lancio una provocazione, è che ci sia una competizione tra lo Stato e le mafie, ovvero tra un sistema regolarizzato e un sistema “sommerso”, irregolare, uniti da un obiettivo: arricchirsi sulla fragilità delle persone, “giocare” sulla facile e illusoria idea che basta grattare un biglietto per risolvere i problemi della vita.”

E conclude: “Siamo di fronte ad un grave ritardo sulle politiche di cura e di prevenzione e soprattutto ci stiamo “giocando i giovani”, ovvero il nostro futuro.

Il tutto, mentre il Parlamento si avvia allo sciogliemento delle Camere e il fallimento delle ipotesi "riformiste" del Ministero dell'Economia e delle Finanze e delle varie "bozze-Baretta" si fa evidente a tutti.


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