Un vero poeta dice dell’uomo molto più della scienza, e Alda Merini, morta ieri, il giorni di Ognissanti, era una vera poetessa. La voglio ricordare (piuttosto di evocare gli incontri nel suo piccolo e disordinato appartamento in Ripa Ticinese) con una tra le tante poesie scritte o dettate a chi in quel momento le era accanto.
Una poesia che dice il tema profondo e dominante in ciascun essere umano, il tema che ogni mattina e ogni giorno dovremmo guardare in faccia. E che si chiude con un augurio che vale una grande preghiera, quasi un versetto da salmo biblico: “Spero che qualcuno bussi alla porta, e non solo il vento”. Non c’è salvezza, infatti, se non nell’amicizia e nell’essere amati, ogni giorno, concretamente. Il resto è vento. Grazie poetessa.
Perché mi dici cose fuggenti che non sanno di vero, perché inganni te stessa? Il violino armonico che avevi dentro si è rotto per sempre. Inutile sperare… Così spero che qualcuno bussi alla porta, e non solo il vento .
(da “Folle, folle, folle di amore per te”)
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